“Questa storia del debito è una grande cavolata”, ne è convinta Daniela Bartoneri, la mamma di Michelle Causo, la giovane ragazza uccisa barbaramente con almeno 6 coltellate e abbandonata in un carrello della spesa davanti ad un cassonetto, lo scorso mercoledì nel quartiere Primavalle di Roma
Cosa prova una madre davanti l’omicidio della sua giovanissima figlia? Quali pensieri attraversano la testa di una donna che sa, che la creatura che ha messo al mondo, che si apprestava a diventare una donna è stata barbaramente accoltellata, messa in un carrello della spesa dentro un sacco e lasciata come un rifiuto davanti a dei cassonetti?
Nessuno può saperlo, nessuno può neanche lontanamente immaginarlo. Quello che invece abbiamo appreso, grazie ad una intervista rilasciata ad un cronista del Corriere della Sera, è che Daniela Bertoneri, la madre di Michelle Causo, ha una convinzione: la sua bambina non può essere stata assassinata solo per un debito di 40 euro.
Omicidio Primavalle, i dubbi della Madre di Michelle: “Forse mia figlia aveva scoperto qualcosa di losco”
Quando il giornalista la intercetta nel quartiere di Primavalle, in via Sfondrati 159, la donna porta a spasso la cagnolina a cui Michelle era molto legata e davanti alla domanda se la possa credere alla tesi del debito di droga, ecco come la donna risponde: “Macché, mia figlia lavoricchiava, il giorno assisteva i bimbi in piscina, i soldi ce li aveva. I carabinieri nella sua cameretta hanno trovato 90 euro, li aveva messi da parte, perciò questa storia del debito è una grande stupidaggine”. Questa madre aggiunge ancora un concetto, ovvero nella sua testa rimugina sull’impossibilità che i soldi possano essere stato il movente del delitto.
La madre di Michelle ha le idee chiare: l’assassinio della figlia è stato premeditato. Ricorda, la signora Daniela, che il presunto giovane killer abbia chiamato al telefono la ragazzina due volte nella giornata che ha preceduto il delitto: “Aveva già quell’intento, evidentemente. E poi a casa non è che di solito si hanno dei sacchi di plastica tanto grandi per l’immondizia. Quello se li era già procurati, io credo”. Ipotesi ovviamente che dovranno essere riscontrate e supportate dalla fase investigativa, ma si spera che oggi davanti al gip, il 17anne accusato dell’omicidio, possa aggiungere elementi credibili rispetto a quanto già raccontato davanti al magistrato in Questura. La madre di Michelle riflette a voce alta, lo ha già fatto anche con altri giornalisti che in questi giorni l’hanno avvicinata, intervistata e hanno mandato in diretta i suoi giustificatissimi sfoghi.
“Forse mia figlia aveva visto qualcosa di losco”. Ma cosa esattamente? A cosa si riferisce la donna? “Quel ragazzo metteva in giro sui social dei video di ragazzine, magari mia figlia voleva proteggere una sua amica da un possibile ricatto. Oppure forse si era invaghito di lei e davanti a un rifiuto l’ha uccisa”. La signora Daniela conosceva il ragazzino ritenuto il killer di Michelle. La donna racconta di averci parlato in alcune occasioni, gli sembrava un tipo a posto. Certo diceva di non voler studiare, e poi aveva un ciuffo davanti agli occhi che non piaceva a Daniela: ” Adesso penso che possa avere davvero un lato oscuro, un’anima nera che non conoscevamo. Mia figlia invece era buona, buonissima, aiutava tutti, ma era anche una ragazza forte e in quel momento avrà provato a difendersi, lei si sapeva far rispettare. Quello però non ha avuto pietà”, prosegue nell’intervista al Corriere della Sera.
Omicidio Michelle Causo: “Il suo assassino non ha fatto tutto da solo”
E oltre le domande e i dubbi, oltre le ipotesi anche la consapevolezza che tutto da solo quel ragazzo non abbia potuto fare. Come avrebbe potuto trasportare il corpo di Michelle? Questa madre ora vuole giustizia e una pena “piena”…” Non piccola solo perché lui è minorenne”. Poi, la signora Daniele lascia spazio ai ricordi, quelli belli ma che fanno male: come il ritrovamento del cartoncino della Prima comunione e la frase scritta da una Michelle ancora bambina e ingenua: “Veglierò sempre sui miei genitori”. Genitori che vogliono emerga la bontà di questa ragazza, che spiccava nel “Bronx di Primavalle”. Genitori che se avessero potuto, avrebbero fatto crescere altrove Michelle. Quindi l’intervista torna a quella giornata, alla vita che sua figlia aveva consumato prima che tutto si spegnesse: “Era appena tornata da una gita a Napoli con gli amici più stretti e O. non era tra questi. Una vacanza per il suo compleanno, 17 anni compiuti il 26 giugno, al termine della quale aveva comprato tre completini per il fratellino Gabriele e un anello per me. La verità è che l’altro giorno insieme a lei siamo morti tutti: io, mio marito, il nonno e il fratellino. Adesso ci resta solo Susy”. La cagnolina amata dalla giovanissima vittima.