Sul palco davanti ai giovani di Fratelli d’Italia, tanti professionisti e un accorato appello da parte del vice-ministro Bellucci: “I nuovi provvedimenti sono per voi, perché crediamo nei ragazzi e tuteliamo i fragili”
A Fenix 2023 si discute e ci si confronta sul futuro, soprattutto dei giovani. E ce ne sono tantissimi venuti da tutta Italia a sentire e ascoltare i tanti ministri che stanno partecipando in questi giorni nei vari incontri che ci sono stati. Tra questi l’argomento sul disagio giovanile e delle tante sfaccettature se ne è parlato nel corso del confronto “Custodisci un sogno, la vita ti sorride! Coordinate per portare in alto la gioventù”. Un tema portato dai ragazzi di Gioventù nazionale per metterlo al centro dell’attenzione.
Durante il confronto hanno partecipato il viceministro al Lavoro e alle Politiche sociali, Maria Teresa Bellucci; il sottosegretario all’Istruzione, Paola Frassinetti; il presidente della Commissione Affari costituzionali del Senato, Alberto Balboni; lo psichiatra Antonino Tamburello; il direttore dell’osservatorio “Generazione Proteo”, Nicola Ferrigni; la vicepresidente di Gioventù nazionale e deputata di FdI, Chiara La Porta. Un confronto costruttivo e dialettico, dove si è spaziato su tante tematiche e argomenti di ogni genere.
Chiare, forte e precisa la vice-ministro del lavoro e alle politiche sociali Maria Teresa Bellucci che ha iniziato in modo perentorio: “Il progresso è un’opportunità di sviluppo solo se non esclude la persona, se contempla al suo interno il fattore umano migliorandone la vita. Dalla società delle piattaforme, a quella dell’intelligenza artificiale, non possiamo ignorare l’alterazione delle relazioni e delle dinamiche sociali generate dall’uso improprio delle tecnologie”, ha detto Bellucci, che prima che viceministro è psicoterapeuta
Altra parte importante l’avrà la scuola e da questo punto di vista il sottosegretario Paola Frassinetti non si tira indietro e porta avanti quello che ha sempre detto, ovvero che “la scuola non può essere educante se coccola sempre gli studenti come soggetti problematici“, considerato poi che c’è il classico ascensore sociale con la possibilità che abbia qualche opportunità chi può permetterselo anche perché “se l’asticella si abbassa sempre di più, i ragazzi penalizzati sono quelli che hanno come unica chance il loro impegno, le loro capacità. Perché gli altri, quelli che se le possono permettere economicamente, le chance se le vanno a cercare altrove”