Alla manifestazione dei giovani di Fratelli d’Italia si tratta un tema importante e la platea è affollata, un segnale inequivocabile e forte
Si parla di mafia, di lotta alla mafia e sul palco di Fenix ci sono pezzi da novanta come il presidente della Commissione Antimafia Chiara Colosimo, il sottosegretario dell’Interno Wanda Ferro, il presidente della Commissione Giustizia della Camera Ciro Maschio, la deputata di Forza Italia e figlia del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, Rita Dalla Chiesa e il giornalista delle Iene, che tanto si è occupato di mafia, Antonino Monteleone. Tutti schierati, tutti uniti, con i giovani che affollano la platea e sono tutti attenti e interessati. “Un bellissimo segnale vedervi così tanti e così attenti a un tema che tocca tutti noi perché la mafia fa schifo“, esordisce Rita Dalla Chiesa, accolta con oltre un minuto di standing ovation per l’inizio del dibattito che porta il nome (e una frase storica di Paolo Borsellino) “Svanirà come un incubo“, riferita alla mafia.
“Sembra che oggi le mafie siano più silenziose ma hanno un doppio volto: da quello di Foggia, dove un boss uscito per fine pena è stato sparato in faccia, a quello dei clan bulimici di soldi, tantissimi soldi, che praticamente fanno un altro Pil“, dice Chiara Colosimo, presidente dell’Antimafia che poi aggiunge: “Ci sono dei temi che sono stati consegnati alla storia giudiziaria ma non alla verità storica e su questo dovremo impegnarci. Abbiamo di fronte la possibilità di mettere un punto. A Reggio Calabria abbiamo ribadito che lo Stato è forte, c’è, che è vicino concretamente a quegli imprenditori che si sono visti aggredire improvvisamente con le molotov”.
“Dobbiamo difendere l’ergastolo ostativo e sottolineare che sono stati confiscati ben 267 beni dai Sindaci
Prende parola il sottosegretario e calabrese di nascita Wanda Ferro, anche lei accolta con oltre un minuto di applausi: “Sono orgogliosamente terrona e vengo da una terra, la Calabria, che ha saputo reagire alle insidie della ‘ndrangheta. La difesa della legalità non dipende solo dai magistrati e dai prefetti ma da una rivoluzione culturale che parta dalla gente. Per noi realmente le mafie fanno schifo”. E poi ribadisce un concetto a lei molto caro: “Abbiamo difeso come governo Meloni l’ergastolo ostativo che è una condizione ineludibile contro i mafiosi. L’arresto di Matteo Messina Denaro ha segnato una svolta straordinaria. Voglio ricordare che abbiamo consegnato ben 287 beni confiscati dai sindaci per un utilizzo sociale e produttivo”
Interviene anche Antonino Monteleone, giornalista delle Iene: “Quando ho letto le polemiche sull’elezione di Chiara Colosimo mi sono messo a ridere, perché la conosco da dieci anni e so quanto è perbene e brava. Io non so che potrà fare nell’insieme la Commissione ma mi auguro che tutti i parlamentari che ne fanno parte si impegnino alacremente per dare un contributo di spessore”. Anche Ciro Maschio, Presidente della Commissione Giustizia della Camera: “Il primo decreto del governo Meloni riguardava la lotta ai clan. Questo perché nel nostro Dna c’è il rifiuto totale di ogni compromesso con le mafie”
L’intervento accorato di Rita Dalla Chiesa che ha commosso i tanti giovani presenti
Rita Dalla Chiesa è stata accolta con una standing ovation per l’evocazione del padre Carlo Alberto, ucciso dalla mafia nel settembre del 1982. “La mafia si combatte e si previene, come dice mio fratello Nando, rispettando le regole. A questa gente dite sempre di no, perché le mafie si nascondono sotto tante vesti e tante facce. Voi sapete certamente riconoscere i pericoli . Rispettate sempre le forze dell’ordine perché si tratta di ragazzi, uomini e donne che hanno sacrificato la loro vita per noi”