Il premier Meloni in un’intervista al ‘Corriere della Sera’: “Posso dire che il cambio di passo dell’Ue sui migranti è avvenuto grazie all’Italia, ma c’è da lavorare”.
Lunga intervista sul Corriere della Sera per il premier Meloni. Diversi i temi affrontati dal presidente del Consiglio partendo dalla questione migranti.
“L’accordo di tutto il Consiglio Ue sulla dimensione esterna è un successo italiano – afferma Giorgia Meloni – sicuramente c’è ancora da lavorare, ma possiamo dire l’Unione Europea su questo tema ha cambiato passo. Il no di Ungheria e Polonia? Entrambi hanno accolto milioni di profughi ucraini ricevendo un contributo minore al necessario dall’Ue. Quindi posso assolutamente capire la loro rigidità e rispetto sempre chi vuole difendere i propri interessi nazionali. Naturalmente tutto si può superare attraverso un rapporto di fiducia e io cerco di fare questo“.
Meloni: “Ecco perché la sospensiva sul Mes”
In questa intervista il premier Meloni ritorna sul Mes e sul perché della sospensiva: “Per me accelerare sulla ratifica significa andare contro gli interessi nazionali in questo momento. Ricordo che siamo ancora impegnati in un negoziato decisivo per la modifica del Patto di stabilità e dell’Unione bancaria“.
“Se abbiamo presentato una questione sospensiva alla richiesta delle opposizioni di ratifica immediata è perché questi strumenti vanno visti insieme – aggiunge il presidente del Consiglio – chi chiede oggi il via libera al Mes non sta facendo assolutamente il bene degli italiani“.
“Salario minimo? C’è una cosa che non mi convince”
Non poteva non mancare un passaggio sul salario minimo e sul pressing delle opposizioni. “Prima di tutto voglio sottolineare che la nostra occupazione sta facendo registrare numeri record – sottolinea il premier – naturalmente la condizione dei lavoratori che percepiscono uno stipendio non decoroso ci preoccupa e abbiamo deciso proprio per questo di intervenire sul cuneo fiscale“.
“Per quanto riguarda il salario minimo – conclude il presidente del Consiglio – non sono realmente convinta che si possa arrivare per legge e quindi noi proseguiamo nella direzione di favorire una contrattazione collettiva sempre più virtuosa, ma anche nell’investire sul welfare aziendale e nell’agire sulle agevolazioni fiscali. Il dialogo con le parti sociali continua e soprattutto il nostro confronto va avanti senza precluderci nulla“.