Testamento di Berlusconi: lasciato il controllo di Fininvest a Marina e Pier Silvio. Tutte le cifre

In seguito all’apertura del testamento di Silvio Berlusconi, sono state divulgate le percentuali e le cifre della divisione dell’impero del Cavaliere.

Il testamento scritto a mano nel tragitto per il San Raffaele nel gennaio del 2022, è stato aperto a quasi un mese dalla morte di Silvio Berlusconi.

Silvio Berlusconi insieme ai figli Marina e Pier Silvio, Notizie.com

Signore fino alla fine il Cavaliere fondatore di Forza Italia, che, per una volta, pare aver messo d’accordo tutti, sia i parenti che gli amici che gli hanno voluto bene in vita e che, adesso, erediteranno l’enorme fortuna accumulata dal compianto ex presidente del consiglio.

Tutti contenti?

Come facilmente prevedibile, gran parte delle celebri aziende fondate da Berlusconi, finiranno nelle mani di Marina e Pier Silvio, che, se fino a ieri detenevano il 7,65% di Fininvest, da oggi ne posseggono una quota pari al 53%. Marina e Pier Silvio continueranno, come previsto, a ricoprire i propri ruoli dirigenziali: in Fininvest e nel gruppo Arnoldo Mondadori Editore per Marina e come amministratore delegato di Mediaset per Pier Silvio. I primi due figli hanno dunque confermato che, nessun erede “deterrà il controllo solitario indiretto su Fininvest SpA, precedentemente esercitato dal padre stesso”. I restanti tre figli non hanno mai manifestato desideri manageriali nei confronti delle aziende di famiglia, di cui comunque riceveranno delle quote.

Pier Silvio e Marina Berlusconi, Notizie.com

Nel documento scritto a mano, spiccano, oltre ad un affettuoso addio ai propri figli (“Grazie, tanto amore a tutti voi, il vostro papà”), tre punti perentori sulla suddivisione del patrimonio. Difatti, il Cavaliere aveva considerato di riservare un eredità di ben 100 milioni a Marta Fascina, 100 milioni al fratello Paolo e 30 milioni a Marcello Dell’Utri “per il bene che gli ho voluto e per quello che loro hanno voluto a me”. Insomma, nessuna estromissione ne sorpresa per il lascito economico del Cavaliere. Il documento è stato aperto ieri mattina in presenza di due testimoni: l’avvocato Luca Fossati, in rappresentanza dei figli Marina e Pier Silvio, e dell’avvocato Carlo Rimini, in rappresentanza dei figli Barbara, Eleonora e Luigi.

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