Tommaso Foti, capogruppo alla Camera di FdI, in esclusiva ai nostri microfoni: “Quando si va ad un concordato sono tutelati dipendenti e banche”.
“Io credo che quando si finisce sul piano personale le vicende non si possano definire archiviate. Poi al riguardo le opposizioni hanno pochi argomenti“. Lo ha detto in esclusiva a Notizie.com, Tommaso Foti capogruppo alla Camera per Fratelli d’Italia commentando l’informativa di ieri in Senato della ministra al Turismo Daniela Santanchè.
Il capo dei deputati del principale partito che governa il Paese è inoltre convinto che la scelta delle opposizioni, col Movimento 5Stelle in testa, di presentare una mozione di sfiducia possa indebolire ulteriormente le stesse opposizioni. Di certo non mette in crisi la maggioranza di governo.
Foti: “La mozione di sfiducia ha poco senso sotto il profilo politico”
Presidente Foti, la mozione di sfiducia contro il ministro Santanchè è stata presentata. Anche se strategicamente le opposizioni non sono state d’accordo.
“L’idea della mozione di sfiducia è allettante sotto il profilo propagandistico, ma sotto quello politico ha poco senso. Perché se noi facciamo il principio per cui il ministro si deve dimettere in ragione dell’attività professionale svolta in un periodo pregresso a quando ha assunto questo incarico, penso che sia un precedente anomalo“.
La ministra Santanchè ha ammesso di non aver pagato i contributi ai dipendenti.
“Io penso che se un imprenditore si trova in questa condizione e il tribunale conviene che vi siano le condizioni per andare al concordato, vorrei ricordare che i primi ad essere tutelati sono i dipendenti e le banche“.
Politicamente possiamo definire archiviata la vicenda del ministro Santanchè?
“Io non credo mai che quando si va sul piano personale si possa archiviare. Oltretutto, avendo poche argomentazioni al riguardo, l’opposizione continuerà a spingere su questo tempo. Ma noi lo sappiamo e siamo preparati. Poi voglio ricordare che per tre mesi si è andati avanti con la richiesta di dimissioni del sottosegretario Delmastro. Sono state quattro le mozioni con le quali si invitava lo stesso a fare un passo indietro, ma quell’opposizione non ha mai chiesto che quei documenti venissero all’attenzione dell’aula. Chissà perché“.
Intervista a cura della nostra inviata Luigia Luciani