Un ragazzo si è recato in ospedale per farsi curare ma è andato in escandescenza ed è diventato pericoloso dopo che è risultato positivo agli esami tossicologici
Una notte da incubo. E quasi di terrore per i medici del pronto soccorso dell’ospedale Grassi di Ostia. Un ragazzo, dalle iniziali L.M., si è presentato alle nove di sera manifestando un problema alla testa, una forte cefalea che non lo faceva stare tranquillo e anche con molto dolore. La persona si è registrato, ha fatto l’intera trafila, ma è parso subito nervoso, poco accomodante e rissoso, sia con i vigilantes ma anche con il personale sanitario.
Inizialmente sembra si potesse contenere, ma il peggio è arrivato quando i medici si sono avvicinati per fare i necessari test alcolemici e tossicologici, è a quel punto che L.M. è andato in escandescenza probabilmente infastidito poiché è risultato positivo al’Ecstasy. Da quel momento in poi ha messo a soqquadro il pronto soccorso, scatenando il panico tra la gente, il servizio dei vigilantes e i poveri medici che cercavano di tranquillizzarlo e dargli una mano. Ma niente è servito anzi da un certo punto di vista la situazione è anche peggiorata.
Si è staccato la flebo e si è imbrattato il viso col suo sangue: “Vi mando gli Spada”
Una furia, proprio non si riusciva a tenere e a contenere per la rabbia che aveva nei confronti dei medici del pronto soccorso. All’improvviso si è alzato e agitato, andando subito ad aggredire prima verbalmente e poi fisicamente i due vigilantes, ma non contento ha anche minacciato con spinte e insulti gli infermieri che cercavano di fermarlo, per poi scatenare la sua rabbia contro il medico.
Il ragazzo è andato fuori, fino a fronteggiare testa a testa un medico, accusandolo di aver falsificato i risultati, fino a picchiarlo sul volto procurandogli ferite al corpo, poi la colluttazione è andata avanti senza che nessuno intervenisse, fino a spingere in terra. A quel punto i due vigilantes si sono avventati su L.N. per trascinarlo via e il medico ha potuto chiamare le forze dell’ordine. Una notte da incubo che ha fermato per ore l’attività del pronto soccorso dell’Ospedale Grassi di Ostia.