L’ex calciatore di Livorno e Bologna (e della Nazionale) ha parlato in esclusiva a Notizie.com: “L’esodo? C’è chi si sviluppa con il lavoro, chi con i soldi…”. Parola di “Alino”, che in carriera ha provato le esperienze esotiche in Cina e Australia.
“È che siamo stati abituati in modo diverso…”. Alessandro Diamanti, scarpini appena appesi al chiodo, non si sorprende mica del “nuovo” che avanza, del calcio che diventa sempre più globale, toccando mete finora inesplorate.
“C’è chi si sviluppa attraverso il lavoro, chi invece lo fa grazie ai soldi. Ma il discorso cambia veramente poco”. L’ex calciatore di Livorno, Bologna e Fiorentina (e della Nazionale), ma anche di West Ham, Guangzhou Evergrande e Western United, commenta in esclusiva a Notizie.com la piega presa dal calcio e dal mercato estivo, con tutti i pezzi pregiati che fanno la valigia per riceverne in cambio una piena di milioni di euro. Grazie, cari saluti a tutti e via in Arabia Saudita. L’ultimo esempio Sergej Milinkovic: mancano soltanto i dettagli per definire la trattativa lampo tra l’Al-Hilal e la Lazio, dove era arrivato appena ventenne nel 2015. Otto lunghi anni nella Capitale. A un anno dalla scadenza contrattuale sono arrivati gli sceicchi a “salvare” il club biancoceleste, che rischiava di perderlo a parametro zero tra dodici mesi. Sarebbe stata una beffa a livello economico.
“Il calcio si può sviluppare in diversi modi, ora è global football”
“Sinceramente non mi sono fatto nessuna idea sui tanti affari che si stanno concretizzando”, continua Diamanti. “Questo è il global football, il calcio appartiene a tutto il mondo, solo che noi eravamo abituati a tenere in considerazione soltanto 6-7 paesi… Ora il calcio lo vogliono sviluppare ovunque”. Alino, proprio lo scorso aprile, ha chiuso la carriera dopo una brillante esperienza di quattro anni in Australia con il Western United. In precedenza, nel 2014-2015, aveva disputato una stagione in Cina con il Guangzhou. Ha sempre lasciato aperta la porta ad avventure esotiche. Ora sono arrivati gli arabi con il cash, quest’estate ha comportato un esodo senza precedenti dai top-campionati europei. Un discorso che non appartiene soltanto all’Italia, ma tutte le migliori leghe. Niente di strano, almeno per Diamanti, uno dei sinistri migliori della storia del calcio italiano. “Ripeto, è il global football!”. That’s it. Inutile sorprendersi.
