Ancora una tragedia sul lavoro. Un operaio ha perso la vita in questo martedì 11 luglio. Dura la reazione di Nicola Fratoianni: “Non si può morire così”.
Ennesima tragedia sul lavoro, ma questa volta non si è trattato di un incidente dovuto ad un macchinario oppure ad un errore da parte di un collega. Il responsabile di questa ennesima morte bianca è il caldo. Secondo quanto riferito da Il Giorno, infatti, l’uomo ha accusato un malore a causa delle alte temperature e per lui non c’è stato niente da fare: il personale medico ha potuto constatare solamente il decesso.
Una tragedia che ha sconvolto anche i colleghi che si trovavano con lui a Lodi. Stando alle prime informazioni, l’uomo stava tracciando la segnaletica stradale quando, come detto in precedenza, ha accusato un malore. Sul posto sono arrivati subito i soccorsi, ma le condizioni erano molto gravi e la sua morte è stata constata in ospedale.
Fratoianni: “Non si può morire per il troppo caldo”
La morte dell’operaio ha provocato delle dure reazioni. Nicola Fratoianni, segretario di Sinistra Italiana, sui social ha commentato così questa ennesima tragedia: “Non si può morire sul lavoro e neanche per il troppo caldo. In questi giorni siamo di fronte ad una ondata anomala e a livelli insopportabili“.
“Forse è il caso che nelle ore più torride vengano presi tutti gli accorgimenti utili ad evitare tragedie come quella accaduta oggi a Lodi“, ha aggiunto il deputato.
Il sindacato: “Il caldo è una causa di incidente e anche di morte”
Non sono mancate critiche da parte del sindaco. Salvatore Cutaia, segretario Feneal Uil Milano, Lodi, Pavia e Cremona, ha sottolineato che “il clima è una causa di incidente e anche di morte. Sono giorni che i giornali ci dicono che in questo periodo si sarebbe raggiunto il picco di calore e gli strumenti per evitare questa situazione ci sono come la cassa integrazione, le accortezze che si possono mettere sul cantiere e la sospensione del lavoro“.
“Dobbiamo interrogarci seriamente e soprattutto sanzionare in modo duro le responsabilità di una morte evitabile“, ha concluso il sindacalista.