Riggi (Geopolitica.info): “L’Ucraina nella Nato solo in un caso. Sulle bombe a grappolo…”

Lorenzo Riggi di Geopolitica.info in esclusiva ai nostri microfoni: “Le dichiarazioni di Medvedev ormai lasciano il tempo che trovano”.

Sono stati giorni intensi per quanto riguarda la guerra in Ucraina. Da una parte il vertice Nato a Vilnius e la richiesta da parte di Zelensky di entrare nell’Alleanza Atlantica e dall’altra la possibilità di utilizzare le bombe a grappolo contro la Russia. Temi che noi abbiamo trattato con Lorenzo Riggi, responsabile desk Russia del centro studi Geopolitica.info, intervenuto in esclusiva a Notizie.com.

Riggi esclusiva Russia
Lorenzo Riggi in esclusiva ai nostri microfoni – Notizie.com –

Lorenzo Riggi, partiamo dalle dichiarazioni di Medvedev. Esiste davvero il pericolo di un conflitto mondiale.

Di base le dichiarazioni di Medvedev ormai lasciano il tempo che trovano. Da quello che è emerso nel periodo precedente alla guerra aveva perso posizioni nel cerchio magico di Putin e da qui la decisione di intraprendere questa linea“.

Riggi: “In Russia la situazione è stabile”

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Per Putin la situazione sembra essere tornata sotto controllo in Russia – Notizie.com – © Ansa

Zelensky insiste per l’ingresso dell’Ucraina nella Nato. Quali potrebbero essere le ripercussioni in caso di via libera?

Allora bisogna dire che non c’è mai stato anche in passato un consenso interno all’Alleanza Atlantica sull’ingresso dell’Ucraina. Essendoci una guerra in corso, questo potrebbe la Nato ad intervenire automaticamente. Al di là di questo, Kiev entrerà nella Nato soltanto in caso di accordo di pace con la Russia. Senza non avrebbe senso“.

Altro tema è quello delle bombe a grappolo. Qual è il loro ruolo in questa guerra?

Una eventualità perfettamente legittima dal punto di vista internazionale anche se crea un problema dal punto di vista etico e morale. Possiamo dire che sono fondamentali per colpire vaste aree occupate dal nemico, ma la loro pericolosità è data da danni indiretti e non diretti. Queste biglie che vengono lasciate, infatti, possono essere estremamente pericolose in fase post conflitto“.

La Wagner sarà utilizzata per ‘allenare’ l’esercito ucraino. Cosa potrebbe cambiare?

Credo che non avrà conseguenze dirette. L’esercito bielorusso non è mai stato interessato al conflitto. Non lo ha fatto quando le cose andavano bene e non lo faranno adesso. Questo consente a Mosca di avere sotto controllo le truppe e allo stesso tempo offre a Lukashenko di rafforzare il proprio esercito“.

Com’è la situazione in Russia?

Abbastanza stabile. Non abbiamo visto crepe. Alcuni esponenti sono stati ospiti dell’Fsb per non abbiamo visto defenestrazioni, allontanamenti o soluzioni più gravi. Quello che si vede è che in tutti i mezzi di informazioni è cambiata molto la visione verso la Wagner. Sono stati considerati come traditori“.

Situazione che sta portando la Russia a perdere Bakhmut.

L’Ucraina sta riconquistando Bakhmut, ma bisogna dire che le truppe della Wagner erano state poste nelle retrovie già da tempo. Quindi possiamo dire che i mercenari già dall’inizio della controffensiva non avevano un ruolo attivo“.

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