Omicidio Primavalle, svolta nelle indagini: trovato il cellullare di Michelle sporco di sangue

Gli inquirenti stanno scaricando tutti i dati del telefonino della vittima e li stanno mettendo a confronto con quelli del killer

Inizia a parlare qualcosa di Michelle Causo. La povera ragazza di diciassette anni uccisa da un coetaneo e messa in un sacco nero dell’immondizia dentro un carrello della spesa. Ma ora si comincia a intravedere qualcosa, non tantissimo per la verità, ma la direzione è quella giusta. È stato ritrovato sul luogo del delitto il cellullare di Michelle Causo, ancora sporco di sangue, forse perché la ragazza ha tentato di chiamare qualcuno per chiedere aiuto.

La vittima
Un momento fuori il Centro di prima accoglienza in via Virginia Agnelli durante l’interrogatorio del diciassettenne accusato dell’omicidio di Michelle Causo (Ansa Notizie.com)

A due settimane dall’assassinio di Michelle, iniziano ad arrivare i primi risultati degli esami effettuati sul cellullare della ragazza. E, anche se ancora non si sa nulla di preciso, dai primi tabulati le forze dell’ordine fanno sapere che tra i due, la povera Michelle Causo e il killer ci sono tantissime conversazioni. E secondo gli agenti grazie a questo genere d’informazioni si potrebbero ricavare dettagli su quanto è successo esattamente quel giorno, anche e soprattutto per capire il movente che ha portato il killer a compiere quel gesto estremo.

Dopo il ritrovamento del cellullare di Michelle si confronteranno i dati con quello del killer

La vittima
Una foto sulla bara di Michelle Causo (Ansa Notizie.com)

I dati che verranno ricavati dal cellullare di Michelle Causo e anche da quelli del killer potranno dire diverse cose, anche e soprattutto che tipo di rapporto c’era tra i due ragazzi. Pure su questo è giusto che si faccia chiarezza, un po’ per quello che sostiene la famiglia e gli amici di lei, ma pure per cosa sostiene il ragazzo, che tuttora si trova nel carcere minorile di Casal del Marmo, ma anche per chi lo conosce o pensava di conoscerlo prima del folle gesto da assassino.

Dalle prime ricostruzioni su quanto c’è tuttora in mano alle forze dell’ordine, ci sarebbe un buco di circa tre ore dall’omicidio della giovane fino allo spostamento del corpo, all’interno del carrello e non dove è stato lasciato. L’ipotesi su cui si sta lavorando da parecchio è che il killer sia uscito di casa in cerca di aiuto da parte di amici per capire come potersi liberare del corpo di Michelle, anche per pulire la scena del crimine. Possibile che abbia usato il telefonino per chattare (pare ci siano delle chat dopo l’ora dell’omicidio) o anche per chiamare qualche suo amico. A breve ci sarà tutto.

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