Intelligenza artificiale, Elon Musk entra a gamba tesa con la startup xAI

Elon Musk sembra finalmente pronto a presentarci la sua nuova società, che presto distribuirà una nuova intelligenza artificiale, capace di competere con ChatGPT, Google e Microsoft.

La corsa all’intelligenza artificiale più efficace continua, e, stavolta, un vero e proprio squalo è entrato nell’acquario delle Big Tech impegnate nella diffusione di tale tecnologia.

Elon Musk, Notizie.com

Elon Musk ha comunicato il lancio di una nuova società, chiamata xAI, che si occuperà di fornire ai propri clienti un’intelligenza artificiale, sulla falsa riga delle concorrenti già presenti sul mercato, o in arrivo nei prossimi mesi (come Google Bard, non ancora disponibile in Europa).

Musk contro tutti

Dopo anni in cui, in ogni occasione utile, Musk avvertiva il mondo intero dell’arrivo dell’intelligenza artificiale, a spazzare via la gran parte dei lavori oggi svolti dagli esseri umani, il proprietario di Tesla Motors non poteva esimersi dall’entrare in questo nascente mercato. OpenAi (ChatGPT), Microsoft e Google si stanno muovendo per migliorare e distribuire capillarmente le proprie intelligenze artificiali, che puntano a rivoluzionare il mondo della tecnologia e non solo. Musk, ovviamente conscio dell’importanza di possedere un’intelligenza artificiale, pare essersi mosso il più velocemente possibile verso questo business, ma il distacco temporale rispetto al concorrente numero uno è piuttosto ampio: i mesi di vantaggio che OpenAI ha accumulato con la pubblicazione di ChatGPT sono numerosi e, in questo momento, nell’immaginario collettivo, esiste soltanto ChatGPT quando si tratta di chatbot intelligenti. 

ChatGPT
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Sono mesi che Musk parla della propria volontà di esordire in questo campo e, adesso, sembra finalmente arrivato il momento, per il pubblico e per gli addetti ai lavori, di confrontarsi con la sua interpretazione di questa frontiera tecnologica. La società formata da Musk, che sarebbe formata da 11 dipendenti super qualificati (provenienti proprio da Open Ai, Google e dall’Università di Toronto), non farà parte del conglomerato formato da SpaceX, Tesla e Twitter, ma dovrebbe comunque interagire attivamente con i vertici di queste aziende, per coadiuvare gli sforzi e migliorare parallelamente la qualità e l’efficienza delle proprie tecnologie. Difatti, le Tesla presenti sul mercato da anni, possiedono al loro interno delle avanzatissime intelligenze artificiali, in grado persino di guidare autonomamente, se inserite nel contesto adeguato. La ricerca e lo sviluppo maturate dalle proprie aziende, potranno senza dubbio velocizzare l’operato di xAI.

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