Maria Falcone si è scagliata con decisione contro le mosse e le dichiarazioni del ministro Carlo Nordio, che potrebbero “rovinare il lavoro di mio fratello Giovanni”.
Dopo le dichiarazioni polemiche di Salvatore Borsellino, fratello di Paolo, arriva anche la stoccata di Maria Falcone, sorella si Giovanni, al guardasigilli Nordio, sulla questione giudiziaria.
“Uno schiaffo alla memoria e al lavoro di Giovanni… mi auguro che il Guardasigilli ci ripensi e si fermi”, dichiara piuttosto risentita la Falcone, durante un’intervista a la Repubblica.
Falcone vs Nordio
Secondo Maria Falcone, la mossa del ministro della giustizia, riguardo il concorso esterno in associazione mafiosa, rappresenterebbe una vera e propria mancanza di rispetto nei confronti della memoria del proprio fratello e di Paolo Borsellino: “La considero un’offesa gravissima perché ricordo bene il grande lavoro di Giovanni per arrivare a questo primo passo importantissimo per poter indagare sui fatti di mafia”. La Falcone prosegue: “Mio fratello diceva che la mafia non è solo composta dai famosi panciuti, colore che firmano col sangue il patto di appartenenza all’associazione, ma è proprio attraverso i rapporto che riesce a stabilire con tutta una fascia ambigua della società che crea la maggiore forza”.
Carlo Nordio, ministro della giustizia, ha definito “evanescente” il reato di concorso esterno in associazione mafiosa, ma la Falcone sembra non gradire particolarmente questa visione della lotta alla mafia: “Nordio forse non conosce, o forse non ricorda le tante sentenze della Cassazione che hanno consolidato il reato rendendolo uno strumento fondamentale per tutti coloro che indagano sulla mafia. Mi auguro che il Guardasigilli ci ripensi e si fermi”. La sorella di Giovanni, ribadisce nuovamente il rischio che, la morte dei due magistrati più celebri della storia della Repubblica, sia stata avvenuta invano: “Non vorrei ripetermi, ma credo che fare affermazioni del genere (contro il concorso esterno) mi porta a chiedere se Giovanni e Paolo, dopo tanto lavoro e dopo tanto dolore, siano morti proprio invano. In tutti questi anni ho cercato di far vivere la memoria e il lavoro di mio fratello e di Paolo, sicura che questo fosse importante per la nostra società. Modificare adesso il concorso esterno significa terremotare i processi. E sarebbe un segnale negativo rispetto ai risultati raggiunti con tanti sacrifici in questi anni”.
Questo provvedimento, secondo la Falcone, potrebbe anche ostacolare le indagini riguardanti la morte del fratello e di Borsellino: “Da anni chiediamo una verità completa. Modificare adesso il concorso esterno significherebbe allontanare ancora di più una verità che ci viene negata da trent’anni”. Si conclude con un messaggio a Nordio: “Giovanni diceva che ognuno di noi deve fare la sua parte, piccola o grande che sia. Mi auguro che Nordio faccia la sua, perché anche lui deve dare il suo contributo nella lotta alla mafia”.