L’aumento dei prezzi dei voli è all’attenzione di Mister Prezzi e del Ministero del Made in Italy. Il 20 luglio si terrà la prossima riunione per il monitoraggio.
Quest’estate si prospetta “calda” per i viaggiatori sia per l’aumento generale dei prezzi che per gli scioperi dei trasporti prospettati. Domani, sabato 15 luglio, i treni è previsto quello degli aeroporti, che creeranno non pochi disagi a chi viaggia per le vacanze. Uno studio del Codacons realizzato usando i dati Istat, stima che un volo per una località aerea sono aumentati del 43,2% rispetto all’anno scorso.
Aumentano anche i prezzi dei pacchetti vacanza del 26,8%. Prenotare in albergo può arrivare a costare il 15,5% in più, nei villaggi vacanze e campeggi invece, del 7,4%. Cenare al ristorante costerà il 5,9% in più. Il caro energia si fa sentire anche in spiaggia negli stabilimenti balneari. Affittare lettini, ombrelloni e sdraio, oppure anche acquistare consumazioni, potrà costare tra il 10% e il 15% in più rispetto al 2022. I condizionatori in casa invece, costano il 6,9% in più. Ne abbiamo parlato con Giuseppe Ciminnisi, presidente nazionale della Federazione italiana associazioni imprese viaggi e turismo, Fiavet-Confcommercio.
Presidente, quali sono le ripercussioni del caro-energia sulle vacanze estive?
“Gli aumenti dei prezzi sono generalizzati in tutto il settore, e riguarda in particolare i voli, saliti del 40-45%. Riteniamo che non siano giustificati, perché adesso c’è stato un abbassamento del costo dell’energia, al quale non corrisponde una diminuzione del costo dei voli”.
Come mai?
“Dall’incontro con il Ministero abbiamo chiesto un chiarimento. Ci hanno risposto che in questo momento le imprese stanno utilizzando il gasolio acquistato a un prezzo più alto. Personalmente non capisco perché quando il costo dell’energia sale, anche quello dei voli sale velocemente. Quando invece si abbassa, non lo fa con altrettanta celerità”.
Non solo i voli. Anche i prezzi degli hotel sono aumentati.
“Gli alberghi hanno un aumento medio del 10-15% che in parte può essere dovuto anche alla carenza di manodopera. Lo stesso vale per i ristoranti, che devono far fronte all’indisponibilità dei camerieri”.
Perché c’è carenza di personale?
“Non è facile nel nostro settore trovare personale specializzato, specie per noi agenti di viaggio. Chi ce l’ha se lo tiene stretto”.
L’aumento dei prezzi dei voli e non solo, sta avendo ripercussioni negative sulle prenotazioni delle prenotazioni delle vacanze estive?
“Sulla base di quanto rilevo nella mia azienda, penso che le famiglie quest’anno andranno in vacanza lo stesso. Non c’è una diminuzione delle prenotazioni, ma della durata della vacanza, quindi partiranno lo stesso, ma per meno tempo. Cercheranno alternative agli hotel, preferendo b&b o case in affitto, ma gli utenti hanno necessità di andare in vacanza dopo tre anni di limitazioni. Quest’anno si sta avendo un boom di prenotazioni e spero non sia dovuto alle restrizioni anti-Covid degli anni scorsi, ma che si confermi anche per il 2024, anche se ho qualche dubbio”.
Se gli scioperi dovessero andare avanti, come verrà affrontata la situazione dalle agenzie di viaggio?
“Speriamo che gli scioperi saranno limitati. In ogni caso assisteremo gli utenti anche per ripensare completamente le vacanze, a partire dalle mete, passando per le date, fino agli alberghi, i villaggi e tutto quello che è conseguenza del viaggio stesso. Faremo, in pratica, quello che le agenzie di viaggio hanno sempre fatto”.