Antonio Tajani in un’intervista a ‘La Stampa’ replica alle critiche: “Le dichiarazioni senza nome valgono meno di zero. Me lo devono dire in faccia”.
Colloquio con La Stampa per Antonio Tajani. Il ministro degli Esteri ha affrontato diversi temi tra cui anche quelle critiche ricevute negli ultimi giorni. “Se uno lo fa senza nome e cognome per me va meno di zero – ha detto l’attuale numero uno di Forza Italia – le cose me le devono dire in faccia. Io non sono assolutamente preoccupato“.
E sulla possibilità di correre alle prossime Europee ha detto: “Io non ho paura di farlo. Potrei candidarmi come capolista in tutte le circoscrizioni. Poi, però, mi criticherebbero perché decido di scendere in campo, ma non posso assolutamente fare l’europarlamentare“.
Tajani: “FI? Tutti i passaggi sono stati condivisi”
In questa intervista Tajani è ritornato anche sul futuro di Forza Italia confermando che il percorso è stato condiviso da tutti e non solo da una persona: “Tutti erano d’accordo con i passaggi decisi. Ci sono state riunioni, la bozza del documento programmatico votata dal Consiglio nazionale era stata visionata dai gruppi parlamentari“.
E alle critiche che sono arrivate per aver inserito la parola ‘segretario’ nello stato ha replicato: “Quelli che parlano senza venire allo scoperto, devono fare una critica ne merito. Ben vengano altri candidati. Si facciano avanti, io posso tranquillamente fare solo il vicepremier. Non me lo ha ordinato il medico di coprire entrambi i ruoli. Dicono anche voglio fare il presidente del Parlamento Europeo. Ma a Bruxelles ci sono stati per 30 anni e può bastare“.
“Se fossi contro il governo dovrei dimettermi”
In questa intervista Tajani conferma di condividere le decisioni che sta prendendo il governo guidato da Giorgia Meloni: “Che dovrei fare? Sono il vicepremier oltre che ministro. Se fossi contro l’esecutivo dovrei dimettermi“. Parole che confermano la fiducia da parte del numero uno di Forza Italia in questa maggioranza.