Santanché: “Turbata dalle inchieste? Macché, vado avanti a testa alta”

Il ministro del Turismo si difende e rilancia: “Nessun avviso di garanzia. E l’Italia non è soltanto Venezia, Firenze, Roma e Napoli”

In qualunque posto va è seguita da una truppa di cronisti che le fanno sempre la stessa domanda e le chiedono sempre la stessa cosa. Per il ministro del Turismo Daniela Santanché non è semplice, ma allo stesso tempo resta sulla bocca di tutti per le sue vicende personali legate alla situazione delle sue aziende, degli intrecci con altre attività che si legano in qualche modo al suo ruolo istituzionale, ma lei non si tira indietro e risponde sempre. E tutto questo mentre la stagione turistica è in pieno fermento e lei, in questo momento, è uno dei ministri che più ha da fare, considerato che l’Italia è una delle mete più ambite in questo periodo dell’anno.

Il Ministro
Il ministro del Turismo Daniela Santanché (Ansa Notizie.com)

Da lunedì, poi, con i provvedimenti assunti dal Consiglio dei ministri, Santanché è alla guida dell’industria delle vacanze. Insomma, un periodo pieno di impegni e di situazioni da monitorare e a cui fare parecchia attenzione. Per il governo Meloni l’industria delle vacanze è un motivo di vanto e orgoglio, una responsabilità in più per il Ministro del Turismo: “Mi sento investita da una grande responsabilità siccome è un settore così importante e non posso eludere di dare il massimo del mio impegno. È una sfida sull’occupazione per tantissimi giovani. È una sfida per il Pil e per il bene del Paese. Sono certa che darò il meglio di me”.

“Vado avanti per la mia strada non capisco da cosa mi dovrei difendere”

La polemica
Il ministro del Turismo Santanché mentre viene seguita da cronisti (Ansa Notizie.com)

Sulla sua vicenda personale non fa sconti e attacca come sempre, anche perché è convinta delle sue ragioni, tanto da non piegarsi nemmeno in Parlamento, soprattutto dopo la richiesta di dimissioni da parte dell’opposizione: “Io vado avanti e certo non è nelle mie disponibilità decidere il che fare. Però non capisco da cosa mi dovrei difendere. Io sono prima di tutto un cittadino e non partecipo ai processi mediatici e per me la verità è quella dei tribunali. Ricordo che comunque, a oggi, non ho ricevuto alcun avviso di garanzia. Ho fiducia nella giustizia, vediamo“.

Archiviata per il momento la sua vicenda persona, il Ministro si tuffa su quello che sta facendo e che sta portando avanti con orgoglio: “Il provvedimento sulle guide turistiche che da dieci anni aspettavano una regolamentazione penso sia molto importante, ma anche quello che abbiamo assunto sia per combattere l’abusivismo dilagante, sia per la formazione. Le guide turistiche sono molto importanti perché sono il nostro biglietto da visita. Ma devono essere professionali. Perciò abbiamo fatto un provvedimento nazionale, uguale per tutti“.

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