Allarme squali in Italia, il pericolo è reale?

Svariati avvistamenti di squali nei mari nostrani hanno fatto rabbrividire i numerosi bagnanti che si sono riversati sulle spiagge della penisola.

Cominciano a farsi numerosi gli avvistamenti di squali nelle acque italiane e, mentre in molti cominciano a sentire nella mente la celebre musica di John Williams de Lo Squalo (1975), gli esperti tentano di spiegarci il motivo di questa numerosa presenza.

Anche lo Squalo Bianco popola i mari del Mediterraneo, Notizie.com

C’è comunque da precisare che, la gran parte degli esemplari avvistati, appartengono ad una specie non particolarmente aggressiva, che difficilmente creerà problemi ai bagnanti.

Verdesche nei mari italiani

La specie di squalo in questione è quella della verdesca, che, tra le altre cose, rischia anche l’estinzione a causa della grande richiesta delle sue pinne. In ogni caso, rispetto ad altri colleghi squali, la verdesca non si caratterizza per un indole particolarmente aggressiva ma, al contrario, tende ad attaccare soltanto se spaventato. L’avvicinamento alle rive, secondo le prime analisi degli esperti, sarebbe causato da diversi fattori: il riscaldamento globale e la pesca intensiva intervengono negativamente pesantemente sulla possibilità di trovare cibo per questo predatore, che in assenza di prede, è costretto ad avvicinarsi a riva per cercare fortuna. 

Lo squalo Verdesca, Notizie.com

Bisogna anche anche dire che, tendenzialmente, la gran parte delle specie di squali, tende a non interessarsi minimante all’uomo, a meno che questo non invada il suo territorio o assuma atteggiamenti violenti o ambigui. Quando siete in mare, non potete pretendere di comandare o imporre qualcosa alle creature che ne popolano i fondali e, di conseguenza, ogni comportamento fuori dalle righe, potrebbe essere severamente sanzionato dagli squali. Comunque, secondo quanto riportato dall’International Shark Attack File, l’Italia non mai stato teatro di numerosi attacchi da parte degli splendidi predatori marini. Difatti, dal 1580 ad oggi, si registrano soltanto 13 attacchi certificati. L’ultimo caso italiano risale al 2018, quando un ragazzo di 24 è stato morso al polpaccio in provincia di Chieti. Se parliamo invece di attacchi mortali, l’ultimo tragico episodio risale al 2006: una barca carica di migranti è naufraga a largo di Lampedusa e in quel caso c’è stato poco da fare.

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