L’uomo fu ucciso a coltellate 10 anni fa: delitto irrisolto, ma un piccolissimo indizio scovato nel letto riapre il caso e può inchiodare l’assassino.
Dieci anni di silenzi, accuse, senza risultati. L’omicidio di Giuliano Giraldi fece rumore. Fu accoltellato in casa e per quel fatto di cronaca del 2011 furono indagate alcune persone.
A Saint-Christophe, Aosta, fecero rumore quelle coltellate inferte al pensionato 60enne. Furono accusati un operaio edile pregiudicato e altre 3 persone in concorso per l’omicidio. L’ex compagna di Giraldi, principale indiziata in una inchiesta archiviata 3 anni dopo, l’ex marito e un altro operaio edile sempre noto alle forze dell’ordine.
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L’udienza prevista il 3 febbraio potrebbe riaprire tutto inchiodando l’autore dell’omicidio. Nel letto di Giraldi è stato infatti rinvenuto un dettaglio piccolissimo, ma potrebbe contenere il Dna di chi quel giorno era in casa dell’uomo.
Ucciso a coltellate: il dettaglio che riapre il caso dopo 10 anni
La procura di Aosta ha riaperto un caso che dopo 10 anni sembrava ormai destinato a non essere mai risolto. Il tutto grazie ad un chewing-gum, ritrovato nel letto di Giuliano Giraldi. L’esame del Dna apparterrebbe a Salvatore Agostino, uno dei quattro indagati che per anni si è dichiarato estraneo al delitto.
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La sua posizione potrebbe quindi vacillare nell’udienza prevista fra due settimane, in cui saranno chiariti i dettagli della perizia della genetista incaricata dal gip di Aosta, che porterà a nuove domande per Agostino. Dopo 10 anni potrebbe quindi arrivare la svolta definitiva, per capire chi in quel dicembre del 2011 si sia introdotto in casa di Giraldi portando a termine il piano criminale.