La Gran Bretagna contro l’ONU, approvata una dura legge sull’immigrazione

L’approvazione di una legge contro l’immigrazione irregolare in Gran Bretagna, ha fatto adirare non poco l’ONU.

Il premier conservatore Rishi Sunak continua a far discutere e, stavolta, sembra che la Gran Bretagna stia andando direttamente contro gli obblighi previsti dal diritto internazionale in materia di diritti umani e di rifugiati.

Gran Bretagna
Gran Bretagna – (Ansa Foto) – Notizie.com

Poche ore fa, infatti, è stato approvato dal Parlamento del Regno Unito, un progetto di legge a dir poco controverso, che eliminerebbe i canali di accesso al Regno Unito per i migranti illegali. 

La Gran Bretagna contro il diritto internazionale

L’immigrazione incontrollata sembra aver preoccupato particolarmente il premier Sunak, che, impaurito dai 45mila migranti giunti in UK nel 2022 e dai 13 mila arrivati nel 2023, ha scelto di muoversi per evitare che questi numeri si ripetano. La manovra per ottenere questo risultato, tuttavia, sembrerebbe essere stata fin troppo radicale: difatti, Sunak vorrebbe direttamente bloccare qualunque tipo di ingresso illegale, senza tener conto al diritto previsto per i rifugiati, reso invalicabile dagli accordi internazionali. Ecco che, subito dopo la comunicazione del Parlamento, è arrivata la risposta immediata dell’Onu, che ha naturalmente fatto appello agli obblighi delle Nazioni su questo tema. Secondo  l’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, Volker Türk, e l’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati, Filippo Grandi, questa legge colpirebbe pesantemente i destini dei numerosi rifugiati che necessitano di protezione internazionale. 

Il premier Sunak, Notizie.com

Per decenni, il Regno Unito ha garantito asilo a quanti ne avessero bisogno, in linea coi propri obblighi internazionali, una tradizione di cui il Paese, giustamente, è stato orgoglioso. Questa nuova legislazione erode in modo significativo il quadro giuridico che ha protetto tantissime persone, ed espone i rifugiati a seri rischi, in violazione del diritto internazionale”, così ha commentato Grandi. Eliminando qualunque tipo di procedura di asilo nei confronti di chi arriva irregolarmente, indipendentemente dalla condizione del singolo, la Gran Bretagna chiude sostanzialmente i porti e, come se non bastasse, c’è anche un sezione della proposta, in cui viene indicato il metodo per espellere gli irregolari. Difatti, qualunque irregolare, verrà espulso vero un Pese terzo, ma senza assicurare al rifugiato l’accoglienza nel suddetto paese, che potrebbe serenamente rifiutarlo, senza alcuna conseguenza nei confronti della Gran Bretagna. 

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