Il senatore di Fratelli d’Italia non chiude, ma avvisa: “Dobbiamo aiutare i datori di lavoro e rendere leggere il costo del lavoro. Ma la sinistra prima dov’era quando governava?”
Un argomento che divide. Che quasi spacca in due il paese, anche se concettualmente sul salario minimo, ovvero un prezzo che garantisca al lavoratore una paga minima dignitosa, è un argomento su cui tutti dovrebbero essere d’accordo, ma invece sul concetto esaspera i toni e accende le polemiche. Ma non certo da adesso, ma da diverso tempo, fin dai governi Conte 1 e 2, ma anche prima.
Le aperture da parte di Giorgia Meloni fanno vedere questa vicenda su un’altra luce. La pensa così il senatore Luca De Carlo che a Notizie.com spiega: “Se la Premier ha dato un segnale di apertura avrà i suoi buoni motivi, vediamo dove porta e che succede. Io dico solo che, al di là del salario minimo, si deve garantire alle imprese la possibilità di un costo del lavoro talmente leggero che non si sentano costrette a non assumere…”.
“Con l’abbassamento costante e continuo del cuneo fiscale, ci sarà impulso alle assunzioni”
Luca De Carlo non ha dubbi su quello che bisognerebbe fare, da qui ai prossimi mesi, non è il suo campo “lavoro in una commissione diversa“, dice e ha ragione, ma non si tira indietro e spiega: “Per me il salario minimo non è certo la panacea di tutti i mali, certo è curioso che la sinistra adesso, dopo aver governato per anni e anni, la tiri fuori di nuovo adesso dopo che avrebbe potuto risolvere il problema quando era al governo. Ma tanto non è la prima volta: quando governano non hanno le ricette, poi vengono folgorati sulla via di Damasco e tutte queste diventano prioritarie cose che hanno dimenticato per anni”
“Io – aggiunge a Notizie.com Luca De Carlo di Fratelli d’Italia – non capisco i sindacati su questo argomento, anche perché la centralità attraverso i contratti nazionali collettivi è totale e anche attraverso quest’ultima contrattazione si poteva raggiungere un salario dignitoso. Credo che concettualmente il salario minimo è ottimo, ma potrebbe essere anche un modo per eludere il salario e pagare poco i dipendenti dichiarando di lavorare 10 ore e invece ne pagano 8. Il vero problema è garantire e rendere più economico a un datore di lavoro l’assunzione dei propri dipendenti ed proprio è quello che si sta cercando di fare con l’abbassamento costante e continuo del cuneo fiscale. Questo si che darebbe impulso alle assunzioni ed è quello su cui si sta lavorando da tempo, poi si può anche parlare del salario minimo ma che sia un discorso serio”