Salario minimo, Caramanna (Fdi): “L’obiettivo è quello di tutelare i lavoratori”

Gianluca Caramanna, esponente di Fratelli d’Italia, in esclusiva ai nostri microfoni sul salario minimo: “L’approccio deve essere aperto e costruttivo”.

Il salario minimo continua a far discutere. La maggioranza nei giorni scorsi ha confermato l’apertura annunciata dal premier Meloni, ma da parte di Pd e M5s gli attacchi al governo non sono mancati. La nostra redazione ha contattato Gianluca Caramanna, esponente di Fratelli d’Italia, per commentare insieme a lui quanto successo in questi ultimi giorni.

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Gianluca Caramanna in esclusiva ai nostri microfoni sul salario minimo – Notizie.com – Foto Facebook

Onorevole Caramanna, il premier Meloni ha aperto alla discussione sul salario minimo. Come mai questo cambio di passo?

“Non c’è stato alcun cambio di passo, l’impostazione della maggioranza resta sempre la stessa. Tuttavia, su un tema così importante, l’approccio deve essere aperto e costruttivo, e non è escluso che anche le opposizioni, che adesso si affannano a polemizzare, ma negli ultimi dieci anni non hanno saputo dare un contributo fattivo a questa materia, possano dare spunti utili. Per questo il presidente Meloni si dichiara aperto al dialogo, per poter arrivare ad una normativa che sia il più possibile completa, garantista e giusta“.

Caramanna: “Ascolteremo con attenzione coloro che non condividono”

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Il pensiero di Caramanna sul salario minimo – Notizie.com – Foto Facebook

Nonostante questo, un punto di incontro con le opposizioni su questo tema sembra essere lontano.

L’obiettivo per noi è quello di tutelare i lavoratori, e continuiamo a ritenere che farlo attraverso un salario minimo, sia un errore. Pensiamo invece che questo possa avvenire attraverso una contrattazione collettiva rafforzata. Al contempo vogliamo scongiurare quelle che sarebbero una naturale conseguenza del salario minimo, come ad esempio il lavoro “in nero”. Vogliamo che i lavoratori siano tutelati, percepiscano una retribuzione adeguata, e che il tutto sia trasparente e legale.

Su questo tema anche i sindacati sembrano essere spaccati. Potrebbe rappresentare un problema in caso di dialogo tra maggioranza e opposizioni?

Il termine dialogo significa proprio scambio di parole e pensieri, e confidiamo che da questo scambio i sindacati possano comprendere che il nostro intento è quello di tutelare i lavoratori e il lavoro in generale, nel miglior modo possibile. La posizione diversificata dei sindacati non costituisce e non costituirà un problema in caso di apertura del dialogo con le opposizioni. Ascolteremo con attenzione anche coloro che non condividono, al momento la nostra impostazione, perché si tratta di rappresentanti dei lavoratori, e come tali meritano il nostro rispetto“.

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