Ucraina, mossa a sorpresa da parte del numero uno del Paese, Volodymyr Zelensky: russi completamente spiazzati dalla sua ultima decisione
La notizia è degli ultimi minuti e vede come protagonista proprio l’uomo inquadrato in foto. Si tratta, ovviamente, di Volodymyr Zelensky. Quest’ultimo, secondo quanto riportato da alcune fonti locali, pare che abbia firmato una importante legge. Spiazzando, completamente, i nemici russi. A quanto pare il presidente ha spostato ufficialmente la festività del Natale ucraino. In poche parole non si festeggerà più il 7 gennaio, ma il 25 dicembre. Quasi come in tutto il resto del mondo. Una notizia che è stata confermata direttamente dai media di Kiev (uno tra questi il quotidiano ‘Unian‘).
Una scelta che ha il suo perché. Non è affatto un mistero che i rapporti con la chiesa ortodossa russa siano terminati nella peggiore maniera possibile. Gli stessi russi, infatti, tendono a festeggiare il santo Natale proprio il giorno dopo l’Epifania. Non è finita qui visto che ci sono altri aggiornamenti e modifiche. Come la ‘Giornata della statualità ucraina’. Non sarà più il 28 luglio, ma verrà anticipata al 15. Mentre il 1° ottobre segnerà la Giornata dei difensori dell’Ucraina e la Giornata dell’intercessione della Santa Madre di Dio. Quindi non si celebrerà più il 14 ottobre.
Ucraina, il Natale non si festeggerà il 7 gennaio (come i russi): anticipato al 25 dicembre
La Chiesa ortodossa ucraina, nella giornata di ieri, ha impostato il nuovo calendario. Lo stesso che avrà valore ufficiale a partire dal primo giorno di settembre di questo anno. Nel frattempo lo stesso Parlamento ha emanato una nota ufficiale direttamente dal proprio sito: “La lotta per la propria identità contribuisce al desiderio di ogni ucraino di vivere la propria vita con le proprie tradizioni e festività. Lo scopo della legge è quello di abbandonare l’eredità russa di imporre le celebrazioni natalizie il 7 gennaio“.
Tutto questo, ovviamente, è stato deciso dopo l’invasione e l’inizio del conflitto ad opera dei russi. Proprio la guerra, infatti, ha accelerato questa decisione da parte dei vertici alti della chiesa. Tutto pur di non avere nulla a che fare con coloro che hanno invaso il Paese il 20 febbraio dello scorso anno. Verrà messo in atto il calendario “neo-giuliano”: si adottano le date del calendario gregoriano, mentre per la Pasqua rimangono le date del calendario giuliano. Anche se, a dire il vero, potrebbero esserci delle novità importanti anche per quanto riguarda la Pasqua. Quest’ultima festività potrebbe subire degli importanti cambiamenti.