Ciampino, la situazione continua ad essere drammatica: continua a bruciare la discarica situata in via Ferrari. Gli ultimi aggiornamenti di questa tragica ed assurda vicenda
Gli abitanti di Ciampino sono preoccupati (e non potrebbe essere altrimenti) in merito all’incendio che si è verificato all’interno della discarica situata in via Ferrari. Secondo quanto riportato da alcune fonti locali pare che i vigili del fuoco, a partire dalle ore 08:30 di ieri sabato 29 luglio, sono ancora al lavoro per cercare di spegnere le fiamme. Le stesse che, con il passare del tempo, si sono estese sempre di più. Sul posto sono arrivati gli uomini della sezione di Marino, Roma, Nemi e di altri distaccamenti appartenenti ai Castelli Romani. Insieme a loro anche il personale della Protezione Civile di Albano, Ariccia, Genzano e Ciampino.
Sul luogo dell’incidente la presenza fissa da parte delle forze dell’ordine della Polizia Locale. Gli stessi che sono coordinati direttamente dal comandante Roberto Antonelli. Proprio quest’ultimo ha avviato le prime indagini del caso, con la collaborazione da parte della Procura della Repubblica di Velletri e la Polizia di Stato di Marino. Come riportato da fonti vicine pare che le fiamme sono ancora presenti ed attive in tutta la vasta aerea. Tanto da crearsi una nube nera sui Castelli Romani. Cittadini affermano che l’aria è diventata irrespirabile. Stesso discorso vale anche per i Comuni vicini.
Ciampino, ancora fiamme nella discarica: nube nera sui Castelli Romani
Un rogo che interessa parecchi rifiuti misti: materassi, mobilio, elettrodomestici, frigo, televisioni e ingombranti vari, oltre a materiale di scarto edile, carta e legno. Aria irrespirabile come riportato in precedenza, addirittura fino a 20 km dalla discarica. I cittadini sono stati invitati ad evitare di aprire le finestre e di non aprirle per nessun motivo. Ovviamente per il cattivo odore acre e forte di bruciato. Fonti vicine parlano di alcune persone che si sono sentite male ed hanno accusato vari malori e bruciore agli occhi. Senza dimenticare alcuni di loro che hanno avuto problemi di respirazione.
Per cercare di riportare il tutto alla normalità ci vorranno almeno un bel po’ di giorni. I pompieri, nel frattempo, continuano il loro lavoro da ieri mattina. Nel frattempo l’ASL Rm6 e l’agenzia regionale per l’ambiente hanno installato due centraline per il rilevamento di sostanze tossiche e accertarne il tasso di presenza nell’aria. Nel frattempo è stata avviata anche una prima indagine per incendio colposo da parte della Procura di Velletri, seguita dal pm Giuseppe Travaglini.