“Capisco perfettamente le preoccupazioni dei cittadini di Prà, ma sono riferite a quello che è successo in passato, ad altri episodi e ad altre evasioni”. Così il legale di Luca Delfino oggi ai microfoni di Morning News su Canale 5. “E’ un potenziale serial killer, un soggetto maledettamente pericoloso”. Ha commentato invece in esclusiva a Notizie.com il noto criminologo Carmelo Lavorino
“Io ho sempre parlato solo di Luca Delfino e per come lo conosco escludo una sua volontà di evadere, ammesso che poi possa riuscirci, perché sta aspettando da diciassette anni di entrare in questa struttura perché vuole tentare di fare un percorso che non è compatibile con un allontanamento. È suo interesse rimanere lì, curarsi e sperare un domani che questo stato di pericolosità possa cessare”.
Sono le parole di questa mattina a Morning News su Canale 5 dell’avvocato Riccardo Lamonaca, legale di Luca Delfino, meglio conosciuto come il “killer delle fidanzate”. Quali sono i fatti che hanno reso di nuovo attuale, e di tendenza, un omicida come Delfino? Lo scorso venerdì 28 luglio l’uomo che nel 2007 uccise la sua ex fidanzata Antonella Multari a Sanremo, ha lasciato il carcere di La Spezia per essere trasferito presso la Residenza per misure di sicurezza di Villa Caterina, a Genova Prà. Qui Delfino dovrà rimanere per 6 anni e mezzo. Gli abitanti del luogo, preoccupati del fatto che dalla struttura siano spesso evase persone ospitate, (l’ultima avvenuta soltanto pochi giorni fa), hanno fatto sentire la “propria voce” e manifestato il proprio disagio.
Luca Delfino verrà trasferito in una Rems a Genova Pra. La paura dei residenti
Il legale di Delfino su Canale 5 ha commentato le paure dei residente a Genova Prà: “Capisco perfettamente le preoccupazioni dei cittadini di Prà, ma sono riferite a quello che è successo in passato, ad altri episodi e ad altre evasioni – ha esordito nel programma di Canale 5 – Io ho sempre parlato solo di Luca Delfino e per come lo conosco escludo una sua volontà di evadere, ammesso che poi possa riuscirci, perché sta aspettando da diciassette anni di entrare in questa struttura perché vuole tentare di fare un percorso che non è compatibile con un allontanamento. È suo interesse rimanere lì, curarsi e sperare un domani che questo stato di pericolosità possa cessare”. Ma chi è Luca Delfino? Qual è la sua storia di assassino? Cosa ci ricorda la cronaca giudiziaria su di lui?
Come detto poco prima, Delfino è per tutti il “killer delle fidanzate”, ma per la legge italiana ne ha uccisa solamente una. Maria Antonella Multari, massacrata a colpi di coltello alle 14.30 del 10 agosto del 2007. Delfino le inflisse 46 coltellate. Antonella era la fidanzata di Luca. Come Luciana Biggi un anno prima. La donna venne ritrovata con la gola squarciata nella notte tra il 28 e il 29 aprile 2006. Per questo delitto Luca Delfino venne assolto, nel processo a suo carico che si aprì nel 2010, con un’assoluzione che arrivò per formula piena, vale a dire per “non aver commesso il fatto”. Nel processo invece di Maria Antonella Multari Delfino è stato accusato di omicidio volontario premeditato. La difesa dell’uomo aveva richiesto non solo la possibilità di beneficiare del rito abbreviato, ma anche la sottoposizione a perizia psichiatrica. Il tribunale di Sanremo accolse entrambe le richieste. Luca Delfino venne dunque condannato a 16 anni e otto mesi di carcere. Ora, scontata la sua pena in carcere, si aprono per lui le porte di una Rems, ovvero strutture dove vengono accolti soggetti che hanno commesso un reato, ma che siano stati valutati affetti da un vizio totale o parziale di mente o ritenuti socialmente pericolosi secondo l’articolo 133 del codice penale.
Luca Delfino, il criminologo Lavorino a Notizie.com: Potenziale serial killer, soggetto maledettamente pericoloso”
Fanno bene gli abitanti di Genova Prà a temere della presenza, in quella struttura, di Luca Delfino? E l’uomo è effettivamente ancora pericoloso per la società? Abbiamo girato questi interrogativi al noto criminologo Carmelo Lavorino, ed ecco cosa ci ha detto. “Luca Delfino è un assassino, un potenziale serial killer, uni di coloro che uccidono senza una motivazione di interesse diretto. Semplicemente i serial killer provano gusto nell’uccidere, perchè per loro uccidere è l’unico modo per risolvere i propri problemi. Di norma i primi omicidi di un serial killer si commettono nei confronti di persone con le quali si aveva un rapporto diretto. I serial killer potenziali non possono essere recuperati, perchè il loro coccodrillo interiore (che ognuno di noi ha) non può essere frenato. Quando in queste persone si sveglia la bestia, l’unica cosa possibile è uccidere. L’istinto assassino in questi soggetti è estremamente superiore ai propri freni inibitori Parliamo di persone schiave della coazione a ripetere”.
Questo il ritratto che fa dunque ai nostri microfoni il criminologo Lavorino dei serial killer in generale e di Luca Delfino in particolare. E poi aggiunge, “Luca Delfino è un soggetto maledettamente pericoloso , ora andrà in una Rems. Uccidere per queste persone, come nel caso di Luigi Chiatti il mostro di Foligno, è una maniera di autoaffermarsi. Come Donato Bilancia, parliamo di narcisisti, maligni, aggressivi eliminatori. Restano pericolosi per la società. Devono stare in carcere”.