Golpe Niger, Tajani rassicura: “Italia non è nel mirino”

In merito alla vicenda del golpe in Niger il vicepremier, Antonio Tajani, ha rilasciato una intervista ai microfoni del quotidiano “La Repubblica”

Una giornata molto impegnativa quella che ha vissuto Antonio Tajani ieri. Poco prima dell’alba il vicepremier si è recato all’aeroporto di Ciampino per accogliere i nostri connazionali dal rientro in Niger. Ricordiamo che, più di una settimana fa, è stato effettuato un golpe di stato contro l’attuale presidente del Paese. Una situazione per nulla facile. Tanto è vero che il governo si è messo subito in contatto con la Farnesina per fare in modo di riportare in Italia i nostri concittadini rimasti bloccati lì. Quasi un centinaio le persone (anche straniere) che sono atterrate nella Capitale e che hanno salutato proprio il politico.

Intervista alla 'Repubblica'
Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani (Ansa Foto) Notizie.com

Successivamente si è recato in Parlamento dove ha voluto ricordare e commentare una delle pagine più buie del nostro Paese, come la ‘strage di Bologna’. Ieri, infatti, era il 43mo anniversario in cui morirono 85 persone tra uomini, donne e bambini. Come riportato in precedenza, però, lo stesso ministro degli Esteri si è voluto soffermare sulla situazione che si sta verificando in Niger. Lo ha fatto in una intervista al quotidiano “La Repubblica” dove ha annunciato le ultime novità del caso.

Golpe in Niger, Tajani: “Situazione in fase di evoluzione”

La situazione, come confermato dallo stesso politico, è in continua fase di evoluzione. Allo stesso tempo il neosegretario di Forza Italia ci ha tenuto a precisare che il governo si è mostrato, sin da subito, favorevole a qualsiasi tipo di tentativo diplomatico per riuscire a trovare un accordo. Ed è per questo motivo che ha annunciato delle importanti novità a riguardo: “Abbiamo tenuto aperta l’ambasciata a Niamey, e anzi la nostra ambasciatrice è rientrata in sede“.

Intervista alla 'Repubblica'
Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani (Ansa Foto) Notizie.com

Allo stesso tempo ha precisato che deve essere ripristinata la democrazia. Non solo: a patto che vengano individuate sì delle soluzioni, a costo che siano pacifiche. “Siamo sempre stati contrari anche all’ipotesi di qualsiasi intervento militare europeo. Oggi è una giornata delicata, è stata annunciata una manifestazione che potrebbe arrivare di nuovo fino all’ambasciata francese“. In conclusione ha risposto ad una domanda in cui si diceva se l’Italia fosse a serio rischio in questa situazione. La risposta in questo caso non si è fatta assolutamente attendere: “Il nostro Paese non è nel mirino“.

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