In merito alla questione relativa al ‘Reddito di Cittadinanza’ il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, è intervenuto nel corso della festa della ‘Lega Romagna’ che si è svolta a Cervia
Non ha potuto partecipare all’evento per ovvi motivi di lavoro, ma allo stesso tempo non ha voluto far mancare la propria presenza. Anche se in collegamento poco importa. Direttamente dalla festa della “Lega Romagna” che si è svolta in quel di Cervia sono arrivate importanti dichiarazioni da parte di Giancarlo Giorgetti. L’attuale ministro dell’Economia si è voluto soffermare su alcuni argomenti importanti e che, mai come in questo periodo, stanno facendo molto discutere. In particolar modo quello relativo al ‘Reddito di Cittadinanza‘. La posizione del governo, a dire il vero, non è cambiata di una virgola. Nessun passo, indietro, quindi per la squadra guidata da Giorgia Meloni.
Sono state rispettate le regole imposte per il mese di agosto per quanto riguarda il sussidio. Nonostante le continui polemiche da parte di molte famiglie che sono scese in piazza a protestare per lo stop al reddito. In merito a ciò il ministro ha rivelato: “Il taglio sul reddito di cittadinanza è andato a finanziare la decontribuzione dei lavoratori a basso reddito, con meno di 30mila euro l’anno. L’abbiamo fatto consapevolmente salvaguardando il rdc a chi se lo merita. Quelli che sono abili al lavoro devono accettare di entrare nel mondo del lavoro posto che in tanti settori non si trova mano d’opera. L’Italia ne ha bisogno“.
Rdc, Giorgetti sicuro: “Bisogna salvaguardare il lavoro, elemento centrale”
Il discorso di Giorgetti è continuato in questo modo: “Quelle risorse sono state messe su questa decontribuzione che vale dai 50 ai 100 euro mese per i lavoratori dipendenti a basso reddito. Dobbiamo guardare a chi lavora e a chi si sacrifica perché il lavoro, come dice la Costituzione, è un elemento centrale. Non nascondiamo il fatto che non riusciamo a far incontrare domanda e offerta di lavoro. Credo che questa sia la più grande scommessa che non siamo riusciti a vincere“.
In conclusione il ministro ha precisato: “I navigator sono poi stati stabilizzati ma i risultati in termini di numeri sono stati assai mediocri. Se le agenzie pubbliche non dovessero riuscire a far incrociare domanda e offerta di lavoro si può anche esternalizzare questa funzione. Sicuramente stiamo parlando di uno dei settori in cui bisogna lavorare di più. Forse lì serve il potere sostitutivo e commissariale dello Stato“.