“Ho fatto un’operazione di verita’. Ho detto ai miei colleghi che quello che percepiamo e’ lontano dalle cifre spropositate che spesso vengono comunicate”. Cosi’ Piero Fassino al Tg1, dopo le polemiche relative al suo intervento alla Camera, sull’indennità percepita dai deputati
Le sue parole non erano piaciute nemmeno alla segretaria Elly Schlein. Figuriamoci se dopo l’intervento di ieri alla Camera, Piero Fassino non sarebbe stato attaccato anche dalle forze di maggioranza.
Dal ministro Salvini alla capogruppo in Senato di Forza Italia Licia Ronzulli, la “spiegazione” di Fassino insomma non è passata di certo inosservata. Ma riavvolgiamo il nastro e rimettiamo in fila le cose, fino ad arrivare alla replica di poche ore fa dello stesso deputato dem. Dagli scranni dell‘Aula alla Camera dei deputati, Piero Fassino prende la parola prima prima di annunciare la sua astensione sul bilancio interno di Montecitorio. Mostra il cedolino del suo stipendio a tutti i deputati e sottolinea : “Quello che ciascuno di noi riceve ogni mese”.
Fassino, gli attacchi dopo le polemiche sull’indennità. E lui replica: “Ho fatto un’operazione di verità”
https://youtu.be/8nrjIuVYusc
Poi spiega: “L’indennità che ciascun deputato percepisce ogni mese dalla Camera è di 4.718 euro al mese. Si tratta certamente di una buona indennità, ma non è certamente uno stipendio d’oro”. Intorno alle 20.3o di ieri sera, arriva una breve quanto esplicita dichiarazione della segretaria dem Schlein: “Fassino ha parlato a titolo personale in dissenso rispetto al voto del Pd. Noi continuiamo a batterci per il salario minimo”. Oggi invece sono arrivate le parole di Salvini e Ronzulli. “Se continuiamo a dar da mangiare alla bestia dell’antipolitica, questa non sara’ mai sazia. A causa della delegittimazione della politica, oggi se si chiede ai cittadini quanto dovrebbe guadagnare un parlamentare, la risposta e’ ‘zero’. Attenzione, dunque, a non cedere al populismo. Detto questo, e’ evidente che l’intervento di ieri di Fassino in Aula e’ stato totalmente fuori luogo”. Cosi’ a Agora’, su Rai Tre, la capogruppo di Forza Italia.
Decisamente più duro e dritto al punto, il vicepremier e ministro degli Esteri Matteo Salvini: “Caro collega del Pd, si possono lamentare dello stipendio un precario, un operaio o una commessa, non un parlamentare”. Quanto allo stesso Fassino, ricercato fuori dai palazzi della politica per commentare il suo intervento di ieri ecco come ha replicato ai microfoni del Tg1: “Ho fatto un’operazione di verita’. Ho detto ai miei colleghi che quello che percepiamo e’ lontano dalle cifre spropositate che spesso vengono comunicate. Avevo gia’ detto che parlavo a titolo personale”, aggiunge Fassino. E alla domanda se lo rifarebbe, esprime qualche perplessità: “Sono stato ingenuo. Ho pensato che si potesse ragionare. Invece in questo paese ormai e’ diventato difficile ragionare”.