Assalto Capitol Hill, Donald Trump si presenta dinanzi ai giudici per esprimere il proprio parere: arriva il verdetto
Uno degli episodi più importanti, ma allo stesso tempo gravi, che si sono verificati negli Stati Uniti D’America nel corso degli ultimi anni non può non essere l’assalto a Capitol Hill. Ricordiamo che il tutto si verificò il 6 gennaio del 2021, quando alcuni sostenitori dell’ex presidente Donald Trump assalirono il Congresso. L’obiettivo era quello di dare un segnale ed, allo stesso tempo, protestare per la nomina di Joe Biden come nuovo numero uno del Paese. In quella occasione, però, ci furono anche alcune vittime e persone rimaste ferite durante gli scontri con la polizia. In merito a quell’episodio proprio l’uomo inquadrato in foto è stato chiamato dinanzi ai giudici.
In particolar modo a Moxila Upadhyaya che gli ha chiesto come si ritenesse in merito a questo episodio. L’imprenditore non ha cambiato il suo pensiero di una virgola e non ha indietreggiato di un millimetro: si è sempre ritenuto non colpevole per i quattro capi d’imputazione che gli sono stati contestati. Non solo: anche per aver tentato di sovvertire i risultati delle elezioni di tre anni fa. La giudice, in precedenza, aveva letto i suoi quattro capi di imputazione, con tanto di pene massime che le stesse comportano. L’ex presidente ha parlato in aula, rivelando in maniera tranquilla la sua innocenza in queste storie che lo riguardano.
Assalto Capitol Hill, Trump si dichiara ‘non colpevole’
“Mi dichiaro non colpevole“, parola a lui invece che agli avvocati che hanno osservato il tutto in silenzio. In merito a ciò l’ex presidente è stato rilasciato con la condizione di non avere contatti con i testimoni del suo caso. A meno che, il tutto, non venga effettuato in presenza da parte dei suoi legali. Nel caso in cui dovesse venire meno a questo allora potrebbe seriamente esserci un mandato di arresto ed alla sua detenzione in carcere. Poco prima di salire in aereo, l’imprenditore ha rilasciato anche qualche battuta ai giornalisti. “Oggi è un giorno molto triste per l’America, questa è una persecuzione di un avversario politico“.
Subito dopo l’udienza di Washington ha dichiarato: “Questo non è il posto che ho lasciato, è una cosa molto triste da vedere. E’ stato molto triste attraversare le strade della capitale americana e vedere rovina e decadenza“. Poi su Biden: “La persecuzione di una persona che è in testa in modo significativo nei sondaggi delle primarie repubblicane ed è in vantaggio anche su di lui. In questo modo non è possibile batterlo. Non possiamo permettere che negli USA possa accadere questo“. La prima udienza ci sarà il 28 agosto, alle ore 10 del mattino. Altrimenti si potrà optare anche per il 21 e 22.