Delega fiscale, la Camera approva in via definitiva

L’aula della Camera ha approvato in via definitiva il disegno di legge di Delega al Governo per la riforma fiscale. I sì sono stati 184, i no 85 e nessun astenuto

184 sì, 85 no, nessuno astenuto. Il Parlamento va in vacanza dopo aver votato e approvato alla Camera in via definitiva il disegno di legge sulla Delega per la riforma fiscale.

Delega fiscale, la Camera approva in via definitiva
Delega fiscale, la Camera approva in via definitiva, foto Ansa

“Ecco, per vedere se si fa effettivamente la storia dobbiamo sottoporre questo nostro testo all’esame di chi effettivamente ogni giorno quotidianamente vive il diritto tributario. E tra questi abbiamo ascoltato il mondo dell’Accademia, il mondo dei docenti universitari di diritto tributario e tutti hanno espresso un grande apprezzamento su questo impianto. Abbiamo ascoltato il mondo delle professioni, i dottori commercialisti, gli avvocati, i consulenti del lavoro e tutti hanno espresso unanime apprezzamento sull’impianto di questa riforma”, Così il viceministro Leo alla Camera sulla delega fiscale.

Delega fiscale, la Camera approva in via definitiva

“La delega fiscale approvata dalla Camera rende più profonde le già insopportabili iniquità del sistema fiscale con la introduzione di nuovi regimi di favore che sottraggono altri redditi alla progressività e violano il principio di equità orizzontale che richiede che a pari reddito si paghi pari imposta. A chi evade le imposte vengono promessi, senza alcuna verifica sulla sua situazione di difficoltà economica, sconti di sanzioni e interessi, tempi biblici di pagamento e futuri condoni”. Così invece in una nota la segretaria del PD Elly Schlein.“La delega– aggiunge- contiene mirabolanti promesse di riduzioni fiscali che renderebbero insostenibile, se realizzati, il nostro sistema di welfare. Si tradurranno invece in regali sostanziali per alcuni e piccoli sconti per altri. Come sempre avviene quando la bussola non è un fisco giusto, ma la distribuzione di privilegi corporativi”.

Delega fiscale, Schlein (Pd) : “La delega contiene mirabolanti promesse di riduzioni fiscali che renderebbero insostenibile, se realizzati, il nostro sistema di welfare”

Elly Schlein, segretaria Pd su approvazione Delega fiscale
La segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein (Ansa Foto) Notizie.com

Il Pd dunque non ha votato, come era già noto la Delega fiscale, così come + Europa, come aveva espresso in dichiarazione di voto alla Camera Bendetto Della Vedova“Voteremo contro questa delega perche’ e’ sparita dai radar la digitalizzazione del catasto, una misura di civilta’; perche’ Giorgia Meloni ha accostato alle tasse il termine ‘pizzo di stato’, una operazione inaccettabile da un Primo Ministro, cosi’ come e’ inaccettabile che Salvini parli sempre di condono, salvo poi inventarsi il taxi gratis, cioe’ pagato dai contribuenti, per chi esce brillo in discoteca: quindi da una parte condoni, dall’altra spesa pubblica e nuovo debito . E non voteremo la delega fiscale perche’ se e’ stato tolto il principio della flat tax incrementale, resta comunque scolpito nel marmo il principio che la riforma dell’Irpef vada fatta per la transizione verso l’aliquota unica: o e’ una bandierina elettorale della destra per prendere in giro gli elettori meno attenti, e sarebbe inaccettabile. Oppure si va verso la introduzione della flat tax, senza pero’ dirci con quale aliquota, con quali meccanismi di detrazioni si pensi di poter garantire la progressivita’, senza dirci quanto costerebbe e con quali risorse finanziarla. La nostra e’ una valutazione politica, oltre che di merito, e non votiamo questa delega”, ha concluso l’esponente di +Europa. 

“Il nostro voto favorevole è dovuto al fatto che questa delega ricalca in toto il lavoro parlamentare fatto nella scorsa legislatura, poi confluito nella delega Draghi”. Si è espresso invece così  Luigi Marattin, deputato di Azione-Italia Viva, sempre nel corso delle dichiarazioni di voto sulla delega fiscale.
“I principi di riforma dell’Irpef, della tax expenditure, dell’Iva, di abolizione e sostituzione dell’Irap, di tassazione dei redditi finanziari, la semplificazione dell’Ires, sono gli stessi e rappresentano un patrimonio di tutti. Ci sono, è vero, anche cose che non ci convincono del tutto, come la flat tax incrementale, grazie a noi sostituita dalla detassazione dei premi di produttività. Il nostro voto favorevole è confermato anche dopo il passaggio al Senato, perché su due temi come il federalismo fiscale e l’accertamento/riscossione non si è ceduto agli slogan ma seguito il buonsenso. Ora però inizia la fase di attuazione. E non vorrei che si attuasse solo la parte, riguardante procedure e accertamenti, che non costa. Così facendo, però, non si può parlare di ‘fare la storia”. 

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