Delega fiscale, aumento tasse? Freni fa chiarezza sui piani del governo

Delega fiscale, aumento delle tasse? In merito a questo importante argomento Federico Freni ha voluto fare chiarezza. Rilasciando una intervista ai microfoni del quotidiano “La Stampa”

Federico Freni smonta le polemiche ed, una volta e per tutte, intende fare chiarezza sulle ultime voci che stanno circolando. Soprattutto in merito all’aumento delle tasse. Una politica che, però, non è assolutamente nei piani e nel DNA di questo governo. La conferma arriva direttamente dal sottosegretario del Mef durante una intervista che ha rilasciato al quotidiano “La Stampa“. Parole importanti, quelle sue, che allontanano una volta e per sempre le continue polemiche che si erano andate a creare nell’ultimo periodo.

Intervista al quotidiano "La Stampa"
Il sottosegretario al Ministero dell’Economia e Finanze Federico Freni (Ansa Foto) Notizie.com

L’obiettivo è sempre stato chiaro, ma ci ha tenuto a ribadirlo: “Pagare tutti per poter pagare di meno. Questa è l’impostazione che tende a caratterizzare tutti i provvedimenti economici che abbiamo messo in campo. Allo stesso tempo precisiamo che non derogheremo a questo principio“. Una conferma che arriva dopo quasi tre giorni dal voto della Delega Fiscale. Allontanando, così, l’ipotesi su un aumento delle tasse sui giochi o sulle multinazionali.

Delega Fiscale, Freni allontana le critiche: “Aumentare le tasse? Non fa parte del DNA governativo”

Anche perché, ci ha tenuto a precisare, che l’articolo 15 della Delega fiscale (la stessa che contiene i principi e i criteri direttivi in materia di giochi) conferma il modello organizzativo del sistema dei giochi basato sul regime concessorio e autorizzatorio. Non solo: tende a riordinare i principi e criteri direttivi per il riordino delle disposizioni vigenti in materia di giochi pubblici.

Intervista al quotidiano "La Stampa"
Il sottosegretario al Ministero dell’Economia e Finanze Federico Freni (Ansa Foto) Notizie.com

In conclusione il sottosegretario al Mef ha fatto sapere: “In questo momento siamo già al lavoro per cercare di trasmettere, quanto prima, al Parlamento, i primi decreti attuativi“. Non una vera e propria novità visto che se ne stava parlando già da un po’ di tempo.

 

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