In merito alla strage di Bologna sono arrivate anche le dichiarazioni da parte di Luciano Violante. Quest’ultimo ha rivelato il proprio pensiero in una intervista rilasciata al quotidiano “Il Giornale”
Anche nel corso dell’ultima intervista al “Giornale” Luciano Violante conferma la sua stima ed ammirazione nei confronti della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. L’ex magistrato, allo stesso tempo, ribadisce che non ha alcun suggerimento da altre. Probabilmente un consiglio: “Mi sento di dire che al Paese serve che il maggior partito italiano si liberi di alcune vecchie catene“. In questo modo ha voluto rispondere all’ultima polemica che ha visto come protagonista Marcello De Angelis. Le dichiarazioni di quest’ultimo hanno fatto decisamente molto rumore.
L’argomento in questione, ovviamente, non può che essere la strage di Bologna. Pochi giorni fa (precisamente il 2 agosto) c’è stato l’anniversario in cui sono stati ricordate le 85 vittime (uomini, donne e bambini) saltati in aria da una bomba che era stata piazzata nei pressi della stazione centrale. Nel corso dell’intervista l’ex parlamentare alla Camera dei Deputati ha precisato: “La premier ha fatto la sua scelta. Comunque lei con il fascismo non c’entra nulla“.
Strage Bologna, Violante “bacchetta” De Angelis: “Viene da quel mondo”
Luciano Violante ne ha per Marcello De Angelis ed ammette: “Viene da quel mondo. Se ha informazioni le tiri fuori. Credo che ci sia una verità giudiziaria che fa stato in un Paese civile. Per la storia ci sono gli storici, non i portavoce. Altrimenti ci si aggroviglia in continue ricattatorie incertezze. Ricordiamo che il problema è la strage di Bologna“. Alla domanda se ad alcuni segreti possano portarsi indietro dei ricatti fa sapere: “Questo non lo posso escludere. Anche se bisogna tagliare le antiche catene, liberarsi da quei fantasmi. Non credo che al nuovo partito conservatore di Giorgia Meloni servano reticenze né i richiami sibillini del portavoce del presidente della Regione Lazio“.
Sempre in merito ad uno degli episodi e stragi più gravi che si siano mai verificati nel nostro Paese ci tiene a ribadire: “Non ci sono misteri. Ci sono state deviazioni e favoreggiamenti. Siamo davanti a un passaggio difficile e quindi capisco le esitazioni e le difficoltà. Spero che quest’anno sia impegnato a sciogliere i grumi. Credo che il gruppo dirigente di Fratelli d’Italia abbia la forza necessaria. Probabile che si paghi un prezzo, ma ne trarrebbe vantaggio tutto il Paese“.