“Con De Angelis lungo e franco confronto, Non revoco la fiducia”. Poco dopo mezzogiorno, il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca, comunica la sua decisione sul proprio responsabile della comunicazione istituzionale
“Ho incontrato Marcello De Angelis ieri, in tarda serata, e dopo lunghe riflessioni e un attento e sincero confronto, ho deciso di non revocargli la fiducia. Pertanto, manterrà la direzione della Comunicazione Istituzionale in Regione.
Strage di Bologna, Rocca: “Non revoco la fiducia a De Angelis”
So bene che, quanto affermato da Marcello De Angelis nei giorni scorsi in relazione alla strage di Bologna, ha offeso e turbato molti, ma il suo è stato un errore dettato da un forte coinvolgimento personale e affettivo a tragiche vicende che, tutt’oggi, animano la coscienza e il dibattito politico nazionale. Il mio primo pensiero, in questi giorni, è andato ai familiari delle vittime di Bologna e a quanto una parola sbagliata possa riaprire ferite mai rimarginate. Un punto rilevante su cui ci siamo soffermati a lungo è quello, per me fondamentale, del rispetto delle sentenze. Nella mia vita ho sempre cercato di agire con il massimo rispetto per le opinioni altrui e per la libertà di espressione. Non ho mai censurato nessuno, ho fatto del dialogo il mio faro in qualunque tipo di attività intrapresa e cerco di ascoltare il dolore che si cela anche dietro a un passo falso. Dopo una lunga riflessione ho deciso perciò di comprendere e non allontanare una persona sinceramente addolorata e che, indubbiamente, è una valida risorsa per la mia struttura. Spero che le sue sentite scuse, già espresse sui social, arrivino a tutti quanti con la stessa forza e autenticità che ho percepito io”.
E’ da poco trascorso mezzogiorno, quando nelle chat ufficiali della comunicazione della Regione Lazio guidata da Francesco Rocca, irrompe la notizia della decisione assunta dallo stesso governatore sul proprio collaboratore, dopo le famigerate affermazioni (a titolo personale) espresse e postate su Facebook sulla strage di Bologna del 2 agosto del 1980. Rocca dunque “perdona” e non revoca la fiducia a colui che gestisce la comunicazione istituzionale della regione. Non ascolta le richieste delle opposizioni, non tiene conto dei malumori delle altre forze di maggioranza. Ora la domanda è però un’altra: il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che non era “ovviamente felice” dell’accaduto, tornerà ad esserlo?