USA, ennesimo attacco e frecciatina da parte del presidente americano Joe Biden nei confronti della Cina: dichiarazioni a dir poco pesanti
Non si è fatto assolutamente attendere l’ultimo attacco da parte di Joe Biden nei confronti della Cina. Come riportato in precedenza (ed anche in altre occasioni) il numero uno degli USA ha deciso di puntare nuovamente il dito contro il Paese asiatico. Questa volta si è voluto soffermare in merito ai problemi economici che starerebbe avendo la nazione del leader Xi Jinping. Tanto da ribadire che la Cina è come se fosse una bomba ad orologeria, pronta ad esplodere da un momento all’altro. Fino a questo momento non è arrivata alcuna replica da parte del leader cinese, anche se quotidiani e media locali non hanno fatto mancare la loro disapprovazione.
Non solo: il presidente degli Stati Uniti D’America si è soffermato anche per l’invecchiamento della manodopera del Paese in questione. Nel corso del suo tour nello Utah, dove c’erano moltissimi dei suoi sostenitori pronto a votarlo in vista delle elezioni presidenziali del prossimo anno, ha dichiarato: “La Cina è sotto molti aspetti una bomba a scoppio ritardato“. Parole che, ovviamente, non sono assolutamente passate inosservate. Tanto da ribadire che buona parte dei cinesi non ha un lavoro e che il tasso di disoccupazione è altissimo. Per non parlare del settore della manodopera che sta avendo non poche difficoltà.
USA, Biden stuzzica la Cina: “Bomba ad orologeria pronta ad esplodere”
Una situazione, quella cinese, che sta preoccupando non poco il presidente americano. Tanto da destare inquietudine. Poi ha voluto precisare: “Quando le persone cattive hanno problemi, fanno cose cattive“. A dire il vero non è chiaro a chi si sia riferito. Fatto sta che le sue uscite fanno sempre discutere (non solamente nel suo Paese). Basti pensare che, alla fine del mese dello giugno scorso, il numero uno degli USA aveva utilizzato altri termini pesanti nei confronti dell’omologo cinese Xi Jinping.
Tanto da definirlo addirittura un “dittatore“. Parole che non vennero assolutamente accettate da parte di Pechino. Gli stessi che hanno fatto intendere che le sue erano solamente provocazioni. Rispetto a qualche mese fa, però, pare che le cose siano cambiate: ovvero la sua intenzione è quella di iniziare una “relazione razionale” con la Cina. Non solo: ha aggiunto anche che non vuole assolutamente il male loro, ma il suo obiettivo è quella di osservarla. Da capire, però, cosa ne penserà il governo cinese in merito a questa nuova uscita di scena.