Il leader di Noi Moderati parla a Repubblica e spiega che non è del tutto d’accordo con tutti questi interventi del governo
“L’intervento del Mef è giusto se serve a dare un supporto politico, di garanzia, ma se continuiamo a mettere in fila un intervento pubblico dietro l’altro rischiamo di far pensare agli italiani che siamo diventati il centrodestra statalista“. Chiaro e diretto, senza fronzoli o altro. Maurizio Lupi, leader di Noi Moderati, va avanti insieme alla maggioranza ed è d’accordo sulla linea intrapresa dal Governo anche e soprattutto da parte del Mef su Tim, ma chiede di non esagerare e prova a fissare dei paletti all’ingresso del ministero dell’Economia in Tim.
Lupi è da sempre considerato uno dei più liberali del centrodestra e dell’intera maggioranza, ma questo ingresso del Mef al 20% nella rete Tim non sembra convincerlo del tutto o meglio è d’accordo, ma spera e chiede che non si vada troppo in là con gli impegni soprattutto a livello finanziario: “Sono un convinto sostenitore dell’economia sociale del mercato, dove i protagonisti sono il libero mercato e l’equità sociale, con lo Stato a fare da regolatore. Meno lo Stato interviene e meglio è perché significa che la società funziona meglio. Ma questo principio non può essere declinato come una clava, va valutato da occasione a occasione».
“Su ingresso per Tim spero sia un supporto e non una permanenza”
Incerto sull’ingresso da parte del Mef, d’accordo sul momento ma Lupi insiste e non vorrebbe che l’impegno e l’investimento da parte dello Stato non si prolunghi e vada oltre, ma tutto sommato è un’operazione che vede bene, ma sempre senza esagerare, tanto che spiega a Repubblica: “Considero quella del Mef un’azione di supporto strategico piuttosto che un’operazione da Stato-azionista. Ultimamente lo Stato sta entrando da tante parti: abbiamo speso un sacco di soldi per Ita, siamo nelle acciaierie, in Mps. Se continuiamo a mettere in fila un intervento dietro l’altro rischiamo di far pensare che siamo diventati il centrodestra statalista che interviene in tutti i settori“.
Maurizio Lupi spiega e analizza le sue idee e il suo concetto legato a quanto ha deciso di fare il Mef con questa operazione nella rete di Tim: “Mi auguro che il valore dell’investimento del Mef non sia fino al 20% perché significherebbe impiegare oltre due miliardi, sottraendole ad altre priorità, come la riduzione del cuneo fiscale, i salari e gli investimenti produttivi per rilanciare le imprese“.