“Sei vaccinato” e tenta di investire un barista di un noto locale del centro: per un uomo sono scattate le inevitabili manette
Un episodio che si è verificato pochissimi giorni fa. Precisamente nel mese di luglio. Ci troviamo a Rodello (provincia di Cuneo) dove un uomo ha tentato di investire un barista nel dehors del locale del paesino. In questo momento si trova agli arresti domiciliari. Le accuse nei suoi confronti sono molto gravi visto che si parla di “tentato omicidio“. A denunciare l’accaduto è stata proprio la vittima (compagno della titolare del locale). A quanto pare non si tratterebbe affatto della prima volta che l’uomo sia stato minacciato da questo individuo. Lo stesso che, nell’ultima occasione, ha tentato anche di travolgerlo.
Agli inquirenti il barista avrebbe raccontato: “Una sera mi ha insultato perché mi ero vaccinato e poi ha cercato di mettermi le mani addosso“. Come riportato in precedenza si è trattato di un episodio verificatori poche settimane fa. Era il 29 luglio, ma nei mesi precedenti c’erano stati altri screzi tra i due. L’aggressore è un uomo residente a Montelupo Albese (Cuneo), già alla fine del mese di marzo. “Non l’avevo mai visto prima, una sera è venuto a bere nel locale e mi ha insultato perché mi ero vaccinato“. Addirittura, sempre lo stesso individuo, si sarebbe presentato nel locale armato.
Rodello (Cuneo), tenta di uccidere uomo perché vaccinato: arrestato
A documentare il tutto sono state le telecamere di videosorveglianza del locale in cui si vede chiaramente il conducente della vettura investire l’aggressore. Una macchina grigia in cui ha cercato di investire il barista, sfasciando il dehors del locale. Non è affatto finita qui visto che su questo episodio, denunciato ai carabinieri di Diano d’Alba, sta indagando ora la Procura di Asti.
In conclusione il barista ha ribadito ai quotidiani locali: “Davvero non riesco a capire come sia possibile che questa persona non si trovi in carcere, con tutto quello che è successo“. Una paura enorme non solamente per la sua vita, ma anche per quella della compagna e delle due figlie della coppia che, in quel momento, si trovavano all’interno dell’esercizio.