Carceri, novità telefonate: annuncio del sottosegretario Ostellari

Carceri, importanti novità per quanto riguarda le telefonate dei detenuti: l’annuncio arriva direttamente dal sottosegretario Ostellari. Tutto quello che serve sapere a riguardo 

In questi ultimi giorni si è parlato molto della situazione che le carceri italiane stanno vivendo. Purtroppo un qualcosa che sta recando non pochi problemi. Soprattutto per la scarsità di agenti penitenziari nelle prigioni del nostro Paese. Senza dimenticare anche i troppi episodi di suicidi che si verificano all’interno delle celle (l’ultimo proprio quello della ragazza Azzurra Campari di 28 anni a Torino). Poi si è discusso anche delle telefonate da parte dei detenuti. In primis ne aveva parlato già, qualche giorno fa, il ministro della Giustizia Carlo Nordio.

Le telefonate passano da 4 a 6 mesi
Carcere (Ansa Foto) Notizie.com

Negli ultimi minuti sono arrivate ulteriori novità in merito a questa vicenda. Tanto è vero che c’è stato l’annuncio del sottosegretario di Stato alla Giustizia, Andrea Ostellari. Il senatore ed esponente del partito ‘Lega’ di Matteo Salvini ha confermato che i detenuti potranno effettuare più telefonate all’interno delle carceri. Attualmente ce ne sono 4 al mese, mentre adesso si passerà a quota 6.

Carceri, aumentano telefonate al mese per i detenuti: annuncio di Ostellari

Queste sono le parole rilasciate dal sottosegretario: “Il provvedimento è pronto e potrebbe essere approvato già nel prossimo Consiglio dei Ministri: le telefonate dei detenuti comuni ai loro congiunti passeranno da quattro a sei al mese, con la possibilità, per i direttori degli Istituti penitenziari, di aumentarne il numero in situazioni particolari, quale ulteriore strumento trattamentale“.

Le telefonate passano da 4 a 6 mesi
Il sottosegretario di Stato alla Giustizia, Andrea Ostellari (Ansa Foto) Notizie.com

Poi ha continuato dicendo: “In questo modo il nulla cambia per chi sconta una pena per reati più gravi. Diritti, ma anche rispetto delle regole, comprese quelle che esistono già, come la circolare che disciplina le sezioni a media sicurezza. Più lavoro, più attività di rieducazione, ma niente sconti per chi crea disordini e mette in pericolo l’incolumità del personale e del resto della popolazione detenuta“.

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