Lucio Malan, capogruppo al Senato di Fratelli d’Italia, in un’intervista a La Nazione: “Il tema è molto delicato. Ecco perché abbiamo mantenuto il massimo riserbo”.
I lavori parlamentari riprenderanno tra una decina di giorni, ma la politica non si è assolutamente fermata e tra i temi che in questi giorni stanno facendo discutere c’è sicuramente quello degli extraprofitti. Intervistato da La Nazione, Lucio Malan ha fatto il punto sulle divergenze nella maggioranza e replicato anche alle ultime dichiarazioni di Gasparri.
“Dice che il metodo adottato sugli extraprofitti non si devono ripetere? Giorgia Meloni si è chiarito con Tajani e si è presa tutta la responsabilità – ha sottolineato Malan in questa intervista – la decisione doveva essere in tempi brevi sia per il tema delicato che per le conseguenze sul mercato. Questo fa capire che da parte nostra non c’era nessuna intenzione di sminuire Forza Italia“.
Malan sul Mes: “A vincere devono essere gli italiani”
Altro tema divisivo tra Fratelli d’Italia e FI è sicuramente il Mes. Anche su questo Malan ha le idee molto chiare e le ha svelate ai microfoni de La Nazione: “Siamo pronti ad esaminare sia le obiezioni che le opportunità per prendere la giusta decisione. Si tratta di un tema molto delicato e tecnico e non si possono far questione di bandiera calcistica. La vittoria deve essere solamente degli italiani e per questo motivo la scelta sarà equilibrata e nell’interesse del Paese“.
L’attacco alla sinistra
Non solo a La Nazione, Lucio Malan ha parlato anche a Il Giornale e tra i temi affrontati in questa intervista la vicenda del conto in Albania e gli attacchi delle opposizioni: “La sinistra vive di riflesso condizionato e quindi critica sempre Giorgia Meloni. Fortunatamente la gente ragiona e capisce che il premier in Albania si è sentita responsabile nei confronti del ristoratore“.
“La nuova sinistra – ha aggiunto l’esponente di Fratelli d’Italia – ha un atteggiamento anti-italiano, che però non viene tollerato quando sono loro a governare il nostro Paese. Hanno introdotto un doppio standard: se una cosa la fa Giorgia Meloni è sbagliata, se viene fatta da loro è giusta. E l’esempio più chiaro è quello della benzina: ai tempi di Draghi i pezzi erano più alti di oggi e il PD stava zitto. Ora, invece, parla di disastro“.
