In merito alla questione che riguarda la ‘Violenza sulle Donne’ è intervenuto Giuseppe Valditara: il ministro dell’Istruzione ne ha parlato in una intervista rilasciata al quotidiano “La Stampa”
Un fenomeno che, purtroppo, non si riesce affatto ad eliminare. L’ultimo caso porta a Palermo dove una ragazza, di soli 19 anni, è stata violentemente stuprata da un gruppo di sette ragazzi che non hanno avuto alcuna pieta di lei. Una vicenda che ha scatenato l’ira del Paese che chiede provvedimenti seri ed importanti nei loro confronti. Sulla battaglia contro la violenza sulle donne ne ha parlato anche il politico inquadrato in foto. Ci stiamo riferendo, ovviamente, a Giuseppe Valditara.
Il ministro dell’Istruzione ne ha parlato in una intervista rilasciata al quotidiano “La Stampa“. Nella stessa ha annunciato delle importanti novità, in collaborazione con la collega Eugenia Maria Roccella (ministro per le Pari Opportunità e la Famiglia): “Stiamo organizzando una iniziativa contro la violenza sulle donne. Si svolgerà il prossimo 25 novembre. Sarà una giornata importante che vedrà la partecipazione anche di testimonial”.
Violenza sulle donne, Valditara: “Si combatterà nelle scuole”
Anche se questo evento potrebbe anche non bastare. Per il semplice fatto che il ministro ha in mente altri progetti. In primis su come combattere questo fenomeno: portare questa lotta nelle scuole. Grazie proprio a campagne come quelle contro la lotta al bullismo o alla sicurezza stradale. Queste sono alcune delle sue dichiarazioni a riguardo: “Come ministero stiamo lavorando per fare qualcosa che possa avere un’incidenza più continuativa. Stiamo pensando di organizzare delle iniziative nelle classi. Proprio come accadrà nel campo della sicurezza stradale dove abbiamo previsto con un disegno di legge approvato il 27 giugno il potenziamento dell’educazione stradale.
In questo caso, nelle scuole, ci saranno corsi extracurricolari. O come accade perla campagna di sensibilizzazione contro il bullismo che vede il ministero impegnato nella prevenzione del bullismo, del cyberbullismo e di ogni altra forma di violenza”. In conclusione aggiunge: “A dire il ver si tratta di affermare e diffondere tra i giovani la cultura del rispetto. Pensiamo a incontri da tenere nelle scuole rendendo protagonisti gli stessi studenti e vittime di violenze che possano testimoniare in modo diretto che cosa significa la violenza contro le donne. Magari già da quest’anno”.