Morte Evgenij Prigozhin, arriva anche il parere di Charles Puchan: l’esperto ha voluto esprimere il proprio pensiero in una intervista che ha rilasciato al ‘Corriere della Sera’
Anche l’Agenzia federale russa per il trasporto ha pubblicato la lista dei passeggeri che erano presenti all’interno del jet abbattuto nel pomeriggio di ieri. All’interno dello stesso il capo della rivolta targata ‘Wagner‘, ovvero Evgenij Prigozhin. Insieme a lui anche il suo vice e braccio destro, Dmitry Utkin. Insieme ad altre otto persone. Nessun superstite. Tutti deceduti in merito al terribile impatto del velivolo con la terra, avvenuto nella regione di Tver (a 180 chilometri da Mosca). In merito a quanto successo sono arrivate le reazioni da ogni parte del mondo. Tra queste anche quella di Charles Kupchan.
Il famoso educatore ha voluto esprimere il proprio pensiero in una intervista che ha rilasciato al ‘Corriere della Sera‘. Su quanto è accaduto ha ribadito: “Dobbiamo aspettare ulteriori prove. Ma non sarei per nulla sorpreso se alla fine emergesse che l’aereo di Prigozhin sia stato deliberatamente abbattuto, con il chiaro proposito di assassinare il capo della Wagner“. In merito alle sue ultime apparizioni in alcuni filmati messi in rete ha dichiarato: “Nessuna delle sue comparsate in pubblico mi sembrava avesse senso. Non sono mai stato convinto che Prigozhin potesse venire in qualche modo riabilitato“.
Morte Prigozhin, Kupchan: “Suo assassinio sarebbe coerente con linea Putin”
Un assassinio che, a dire il vero, non lo sorprenderebbe più di tanto. Specialmente se fosse stato seguito il modello adottato, fino ad ora, da parte del leader russo Vladimir Putin. “Sarebbe coerente con la sua linea. In passato non ha mai dato spazio ai nemici, non ha mai tentato di cooptarli“. In merito al futuro della Wagner stessa non ha alcun dubbio: “Non mi aspetto che possa tornare ad avere un ruolo in Ucraina. Però potrebbe risultare ancora utile al Cremlino. Per esempio in Africa“.
Sul mancato golpe di Stato nel mese di giugno: “Non sono mai stato convinto della debolezza di Putin. Mi aveva colpito l’isolamento di Prigozhin. Nessuno si era schierato con lui. Né governatore, sindaco, una figura importante dell’esercito. Nulla del genere“. In conclusione su Putin, in merito al suo intervento al vertice dei Brics: “Sta cercando di spezzare l’isolamento internazionale, presentandosi come partner affidabile per la Cina e per il Sud del mondo. E’ tutt’altro che finito“.