Migranti, la stoccata di Foti al Partito Democratico

Tommaso Foti, capogruppo di FdI alla Camera, in un’intervista a ‘La Nazione’: “Sui migranti serve l’intervento dell’Unione Europea”.

Il tema migranti continua ad essere al centro del dibattito politico. Tommaso Foti, capogruppo di FdI alla Camera, in un’intervista a ‘La Nazione’ ha affrontato l’argomento lanciando anche una stoccata al Partito Democratico.

Intervista Foti La Nazione migranti
Foti intervistato da ‘La Nazione’ – Notizie.com – © Ansa

Con noi gli ingressi regolari sono aumentati – ha spiegato l’esponente di Fratelli d’Italia – sono gli altri, quelli che ora si trovano all’opposizione, avevano messo in naftalina il decreto flussi. Sbarchi aumentati? Stiamo vivendo una situazione geopolitica molto differente da quella precedente. Noi siamo pronti ad accelerare con i rimpatri, ma serve un intervento europeo perché da soli non si va da nessuna parte. Bruxelles deve mettere in campo un piano europeo di aiuti per l’Africa“.

Foti al Pd: “La sinistra dovrebbe mettersi d’accordo con se stessa”

Intervista Foti La Nazione migranti
Tommaso Foti sul tema migranti – Notizie.com – © Ansa

Da parte di Foti anche una ‘stoccata’ al Pd: “La sinistra dovrebbe mettersi d’accordo con se stessa. In questi giorni i sindaci si sono lamentati, ma otto mesi fa, quando si aveva una situazione geopolitica era diversa e noi cercavamo di contrastare l’immigrazione clandestina, ci dicevano che erano pronti ad accogliere tutti a braccia aperte“.

Nei giorni scorsi i dem hanno anche polemizzato per la nomina di Arianna Meloni: “Lei ha una militanza politica che la Schlein se la sogna. Forse l’estate ha fatto prendere una botta di calore alla segretaria del d. Il nome che uno porta non può impedire alla persona di fare strada. Sarebbe una discriminazione”.

Foti sul salario minimo

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Il pensiero di Foti sul salario minimo – Notizie.com – © Ansa

Foti ha parlato anche di salario minimo in questa intervista: “Non capisco il senso di avanzare la proposta di nove euro dieci anni dopo la prima volte. Come spiegato in più di un’occasione, questa misura non risolve assolutamente la questione del lavoro povero, che va dai contratti part-time alle prestazioni autonome prive di tutela. Senza dimenticare che la direttiva europea non obbliga a individuare il salario minimo per legge, ma conferma la necessità di procedere tramite la contrattazione collettiva. Ed è questa la strada che noi vogliamo intraprendere dopo lo studio del Cnel“.

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