Giustizia, novità su riforma ordinamento: l’annuncio di Sisto

Giustizia, in merito alla riforma dell’ordinamento (e non solo) è arrivato l’annuncio da parte di Francesco Paolo Sisto: l’attuale viceministro della Giustizia ne ha parlato in una intervista al quotidiano “Il Dubbio”

Importanti novità arrivano direttamente dal governo. In particolar modo da Francesco Paolo Sisto. L’attuale viceministro della Giustizia ne ha parlato in una intervista al quotidiano “Il Dubbio“. Tanti i temi che sono stati affrontanti. Come quello della riforma che riguarda l’Ordinamento giudiziario: “Il lavoro della Commissione Galoppi sulla riforma dell’Ordinamento giudiziario e del Csm è solo una proposta.

Intervista al quotidiano "Il Dubbio"
Il viceministro della Giustizia, Francesco Paolo Sisto (Ansa Foto) Notizie.com

Gli esiti saranno sottoposti alle forze politiche della coalizione. Senza dimenticare che, successivamente, ci sarà il passaggio in Cdm ed i pareri delle Commissioni parlamentari. Anche in passato i responsi delle Commissioni tecniche non hanno mai avuto il crisma della definitività. Nessuna commissione può scrivere, da sé, un provvedimento legislativo. C’è tutto il tempo per poter approfondire ogni singolo tema: a questo è servita la proroga di sei mesi per l’esercizio della delega, ad evitare frettolosità e ansia da prestazione”.

Giustizia, Sisto: “Magistrati fuori ruolo? Il compito spetta alla politica”

Il senatore di ‘Forza Italia‘ ha continuato dicendo: “Il più delle volte la ricerca affannosa delle definizioni può giocare brutti scherzi all’interpretazione. Tanto da andare incontro al duplice rischio di inibire l’esercizio corretto della discrezionalità e di snaturare alcuni principi. L’ho detto anche durante i lavori della Commissione Galoppi. Sono convinto che non si debba definire il concetto di ‘grave anomalia’.

Intervista al quotidiano "Il Dubbio"
Il viceministro della Giustizia, Francesco Paolo Sisto (Ansa Foto) Notizie.com

Allo stesso tempo ha ribadito: “Toccherà poi a chi dovrà giudicare il comportamento del singolo stabilire se è ‘grave anomalia’ un unico comportamento molto grave o se non costituisce ‘grave anomalia’ una pluralità di comportamenti che possono essere meno gravi”. In conclusione si è soffermato anche sulla questione dei “magistrati fuori ruolo“. Anche in questa occasione la risposta non si è fatta attendere: “Questo compito spetta alla politica, al governo e anche alle Commissioni. Loro dovranno stabilire se una riduzione di soli 20 magistrati fuori ruolo, del 10%, possa rispondere allo spirito della legge“.

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