Ragazzine stuprate nel napoletano, una delle loro mamme parla al ‘Messaggero’: “Vogliamo andare via da questo degrado”
Dopo la vicenda dello stupro di Palermo, a distanza di pochi giorni, ne è uscita fuori un’altra. Un (triste ed orribile) fenomeno che non cessa affatto a finire. Questa volta ci troviamo in provincia di Napoli, precisamente a Caivano, dove due ragazzine (entrambi cugine) di 13 anni hanno subito violenze da parte di un gruppo di ragazzi. Il tutto si è verificato al ‘Parco Verde‘, già noto per altri episodi di cronaca nera. Subito dopo il diffondersi di questa notizia le due ragazzine hanno lasciato le loro abitazioni e sono state trasferite in una casa famiglia.
In una intervista rilasciata al ‘Messaggero‘ una delle mamme ha avuto il coraggio di parlare e di raccontare quello che la figlia ha dovuto subire. Nel corso della stessa ci ha tenuto a ribadire che la figlia è tutta la sua vita e che da parte sua non è mancata alcun tipo di attenzione. Tanto è vero che ha sempre controllato le sue amicizie ed anche il modo in cui si vestiva. Allo stesso tempo respinge le critiche e le polemiche di chi ha puntato il dito contro la famiglia. “Non abbiamo colpe” ci tiene a precisare.
Violenza a Caivano, la mamma di una delle vittime: “Non meritiamo certe accuse”
Proprio non ci sta la mamma della vittima che respinge le accuse: “In questo degrado umano e sociale abbiamo fatto sempre il possibile per il bene di mia figlia, queste sono accuse che non meritiamo“. In questo momento la donna ha due desideri: il primo è che possa riabbracciare, quanto prima, la figlia visto che ne sente troppo la mancanza. La seconda è che vuole giustizia e chi ha sbagliato paghi le conseguenze. Il primo ad accorgersi che qualcosa non stesse andando per il verso giusto è stato uno dei fratelli della 13enne.
Quest’ultimo, infatti, avrebbe ricevuto dei WhatsApp riguardanti la sorellina. Subito sono scattati i racconti e, di conseguenza, le denunce alle autorità. La donna chiede giustizia per sua figlia e l’altra cuginetta. Tanto da ribadire di avere forte fiducia nelle istituzioni ma che, allo stesso tempo, ci ha tenuto a precisare: “Qui al Parco Verde come politica sono sempre stati assenti“.
La donna insiste sul fatto che sia fatta giustizia e che tutti i responsabili di questo orribile atto vengano puniti. Poi ha continuato dicendo: “Non sopporto l’idea di dover continuare a vivere in questo posto. Qui c’è un inferno. Vorrei guardarli negli occhi per vedere se hanno il coraggio di affrontare me. Vorrei dirgli di quanto facciano schifo e di quanto siano vigliacchi. Mi auguro che vengano fermati e che siano puniti. Se continueranno a restare in giro saranno una minaccia. In pericolo ci sono altri bambini“. In conclusione la donna ha un altro sogno nel cassetto: quello di andare via dal ‘Parco Verde’. Per il suo bene e per quello della figlia.