I giallorossi e il Chelsea vicinissimi alla definizione della cifra per il prestito secco, si cerca di far arrivare Romelu tra stasera e lunedì mattina
Vicini, vicinissimi. Anzi per la verità è praticamente fatto tutto nel dettaglio o quasi. C’è la stretta di mano e la volontà di chiudere l’operazione. Si tratta a oltranza sulla cifra da dare al Chelsea per il prestito e la Roma allo stesso tempo deve stare attenta al Transfer Balance imposto dall’Uefa, ovvero la società giallorossa è tra quelle indicate da Nyon (c’è anche il Milan, il Monaco, il Besiktas, il Psg, l’Inter e il Marsiglia ndr) sulla necessità di non spendere per la squadra più di quanto messo a budget nella stagione precedente. Ed è questa la cosa per cui al momento non c’è ancora la parola fine su questa trattativa. La verità è che si sta cercando col Chelsea un modo e una mano per dare la cifra pattuita ma al tempo stesso di non sforare questo tetto.
Attenzione, il tetto del Transfer Balance si può anche sforare, ma il problema è vedere a cosa si può andare incontro perché l’Uefa non è che sia molto chiara in questo, soprattutto il CFCB (Club Financial Control Body), ossia l’organo di controllo finanziario dei club che può comminare sanzioni economiche e disciplinari e siccome la Roma è monitorata da anni, se recidiva, potrebbe rischiare anche il blocco del mercato. Per questo Thiago Pinto ci va cauto ma ciò non significa che l’operazione non si farà. Tutt’altro. Quando da entrambe le parti si dice che è complessa è perché dietro c’è tutto questo e si sta cercando il modo di fare l’affare ma cercando di restare dentro questi paletti. E dal Chelsea c’è la massima disponibilità a trovare una soluzione, ma solo perché è la Roma, con Inter e Juve mai si sarebbero messe così a disposizione. Ecco perché si predica calma e allo stesso tempo c’è ottimismo: gli inglesi non hanno avuto questo genere di apertura con nessun’altra società.
La Roma paga tutto l’ingaggio, Dan Friedkin è pronto ad andare a Bruxelles
Questo grazie al rapporti che ci sono tra Dan Friedkin e Todd Boehly. I due si conoscevano, non benissimo, ma tra loro c’è una persona, un amico in comune che garantisce per tutti e due e da lì è nato tutto. Ad ogni modo cinque milioni è l’offerta del club giallorosso al Chelsea per il prestito secco ma di partenza i Blues hanno chiesto le stesse condizioni applicate un anno fa all’Inter: 8 milioni più 2 di bonus. Si arriverà a 5 (pare sia la cifra consentita per non sforare il famoso transfer balance) più i bonus che non rientrerebbero nei paletti.
La stretta di mano c’è, manca l’accordo finanziario e si troverà. Nel frattempo Lukaku è a Bruxelles e attende un cenno per potersi muovere, anche se il sogno di Dan Friedkin e di fare da tassista per andarlo a prendere e portarlo direttamente a Roma. Ci pensa da giorni a questa cosa, un’entrata in scena spettacolare, come per Dybala e Mourinho. Si vedrà. Fino a mezzogiorno del 27 agosto, Dan Friedkin era ancora a Londra, nei pressi di Victoria Street a passeggiare con alcune persone e conoscenti. Altro piccolo problema, ma più per orgoglio che per altro, e qui la Roma non c’entra nulla e neanche ci vorrebbe entrare. La società giallorossa ha un accordo con Lukaku per 9 milioni netti di ingaggio da corrispondere in questa stagione (12 al lordo, grazie al decreto Crescita), ma lui prima di dire sì vuole recuperare le due mensilità di luglio e agosto dal Chelsea, circa 1,6 milioni di euro. I Blus, al contrario, non vorrebbero riconoscerglieli. E questo perché il rapporto tra il giocatore e il club non che sia pessimo, di più. E qui sta cercando di mediare il suo manager e non è escluso che alla fine, per buona pace di tutti, Lukaku lasci anche quei soldi lì o lì congeli in attesa di farseli riconoscere più avanti. Si sta cercando in tutti i modi di far arrivare l’attaccante nella capitale a breve, brevissimo. Ma forse, ed è qui l’altro piccolo mistero, si tenderà a non farlo sapere per paura di ordine pubblico. Almeno questo è il timore delle Istituzioni. I tifosi aspettano, anche per cancellare e dimenticare la delusione per il pareggio con la Salernitana e la sberla sonante di Verona.