Una ennesima tragedia quella che arriva direttamente dal Paese, ancora sotto shock per quello che è accaduto: il killer si è tolto la vita
Una vicenda, l’ennesima , che ha lasciato la popolazione senza parole e sotto shock. Purtroppo non si tratta affatto della prima volta che accade una cosa del genere. Oramai negli Stati Uniti D’America non si parla d’altro se non della tragedia di Jacksonville. I media ed i quotidiani locali parlano tutti della stessa cosa: ovvero che sono stati 11 minuti di puro terrore. L’aggressore è un giovane di 21 anni. Si chiamava Ryan Christopher Palmeter. Dal Paese non hanno dubbi: era razzista ed odiava profondamente i neri.
Tanto è vero che, dalla sua abitazione, ha preso pistola e fucile da guerra ed ha dato la caccia ai neri. Uccidendone tre. In un primo momento si era parlato di uno scontro a fuoco con la polizia in cui avrebbe avuto la peggio. Ed invece il killer si è tolto la vita con un colpo di pistola alla testa. Il giorno dopo la tragedia la polizia ha avviato le prime indagini per cercare di fare chiarezza. Ed anche quello di conoscere i nomi delle vittime.
USA, strage di Jacksonville: undici minuti di terrore
Sulla questione dell’odio razziale nessun dubbio: sul suo pc lo aveva ribadito in più occasione che voleva farli fuori. Tanto è vero che sulle armi ritrovate aveva disegnato alcune svastiche. Gli investigatori, inoltre, hanno precisato che le sue intenzioni era quelle di suicidarsi. Prima, però, voleva ucciderne quanti più ne poteva. Successivamente si è scoperto che l’aggressore soffrisse di problemi psichiatrici. Tanto è vero che nel 2017 finì nel mirino della polizia per un episodio di violenza domestica (contro il fratello).
Nonostante i precedenti non siano stati dei migliori, il ragazzo ha potuto acquistare tranquillamente delle armi ad aprile e giugno. Aveva deciso di agire sabato mattina. Poco prima di compiere la strage aveva chiamato il padre, Steve Palmeter, convincendolo a dare una occhiata al suo pc. L’uomo ha trovato dei manifesti in cui il figlio parlava del suo odio verso i neri. Da lì ha capito che stava per fare qualcosa di folle e che nessuno lo avrebbe potuto fermare. Subito era scattato l’allarme, ma oramai era troppo tardi visto che il ragazzo aveva agito.
Undici minuti di puro terrore. Ora del massacro 13:08, il ragazzo indossa un giubbotto mimetico, maschera, cappellino e guanti, ed inizia a sparare 11 colpit. La prima vittima una donna che stava in macchina ferma nel parcheggio della Dollar General. Si chiamava Angela Michelle Carr, 52 anni, autista Uber. Non ha avuto neanche il tempo di tentare la fuga. Poi entra nel negozio ed uccide il 29enne Anolt Joseph Laguerre, 29 anni. Poi è stato il turno del 19enne Jerrald DèShaun Gallion, che era appena entrato con la fidanzata. Poi l’ultimo colpo, quello in cui si è tolto la vita.