Caivano, De Luca propone la sua idea: “Pene già a 16 anni”

In merito a quanto accaduto a Caivano è arrivato il pensiero e l’idea di Vincenzo De Luca. Il governatore della Campania ne ha parlato in una intervista al quotidiano “La Stampa”

Non solo Palermo, ma un altro caso di violenza sessuale si è verificato nel nostro Paese a distanza di poche settimane. Ovvero a Caivano (provincia di Napoli) dove due ragazzine (cugine) di 13 anni sono state violentate sessualmente da un branco di minorenni che non hanno avuto alcuna pietà di loro. Il tutto si è verificato nel ‘Parco Verde’, zona diventata (purtroppo) famosa per altri episodi di cronaca nera. Negli ultimi giorni la premier Giorgia Meloni ha annunciato che andrà proprio in quella zona.

Intervista a 'La Stampa'
Il governatore della Campania, Vincenzo De Luca (Ansa Foto) Notizie.com

Dopo aver accettato l’invito da parte di Don Patriciello. In merito a questo (e molto altro) ne ha parlato proprio il politico inquadrato in foto. Stiamo parlando di Vincenzo De Luca. Il governatore della Campania ha voluto esprimere un suo pensiero in una intervista che ha rilasciato al quotidiano “La Stampa“. Nel corso della stessa spera che, quella del presidente del Consiglio, non sia solamente una passerella ma che sia un segnale importante per tutto il Paese.

Caivano, De Luca duro: “Pene già a partire dai 16 anni”

Un episodio che ha sconvolto l’hinterland napoletano e non solo. Una vicenda che, per lo stesso De Luca, non può assolutamente passare inosservata. Queste sono state alcune delle sue parole a riguardo: “Credo sia maturo il tempo per ragionare sul possibile abbassamento dell’età per la perseguibilità penale. Oggi un ragazzo di 16 anni è in grado di distinguere il bene e il male. È amaro dirlo. Ma un esempio repressivo è purtroppo più efficace di tante parole”.

Intervista a 'La Stampa'
Il governatore della Campania, Vincenzo De Luca (Ansa Foto) Notizie.com

Una speranza al Parco Verde? La risposta in merito non si è fatta attendere: “Vediamo se questa volta gli impegni annunciati avranno un seguito. Occorre un piano per il lavoro. Riprenderei con forza il tema del reddito di inclusione, vittime famiglie che vivono in un quadro effettivo di povertà. E intanto, mi aspetto che sia bloccata l’ipotesi di riduzione drastica delle scuole da parte del Ministero della Pubblica istruzione. Mi aspetto lo sblocco, dopo un anno di ritardo, dei fondi Sviluppo e Coesione, assolutamente indispensabili per realizzare progetti di riqualificazione delle città e dei quartieri a rischio”.

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