Travolti e uccisi mentre stavano lavorando. 5 operai sono morti, investiti nel torinese dal treno che viaggiava a 160 km orari. La vittima più giovane aveva 22 anni. Indagini in corso
Stavano lavorando alla sostituzione di alcuni metri di binario. Erano tutti dipendenti della stessa azienda, la Sigifer Srl che ha sede a Borgo Vercelli, ditta che si occupa di armamento ferroviario.
Dal 1993 leader nel settore delle costruzioni e delle manutenzioni di impianti ferroviari. 5 vite spezzate all’improvviso, 5 persone travolte dal treno che viaggiava a 160 km orari. “Sono tutti morti”, si è sentito urlare lungo i binari. La tragedia è avvenuta alla stazione di Brandizzo. 5 uomini stanotte non hanno fatto ritorno dalle proprie famiglie, nelle proprie case. Il più giovane aveva 22 anni, la vittima più grande, di età ne aveva 49. Altri due operai sono rimasti coinvolti nell’incidente drammatico, non sono stati feriti ma sono ovviamente sotto schock.
Dramma sul lavoro nel torinese, muoiono 5 operai. Travolti dal treno che viaggiava a 160 km orari
Tutto è accaduto pochi minuti dopo la mezzanotte sulla linea Torino-Milano, tra Chivasso e Brandizzo. In quel tratto si effettuavano lavori da parte di una ditta appaltatrice. Il treno viaggiava in direzione di Torino, ed era vuoto, non trasportava passeggeri. La velocità del convoglio non ha lasciato scampo ai 5 operai, che sono stati trascinati per diversi metri. Soltanto dopo aver travolto le vittime, il treno ha arrestato la sua corsa un chilomentro dopo il terribile investimento. Sul luogo dell’incidente sono arrivate numerose pattuglie delle forze dell’ordine, carabinieri, agenti della Polfer, e tante squadre dei vigili del fuoco. “Rfi esprime profondo dolore di fronte a quanto accaduto e porge il proprio cordoglio e la vicinanza ai familiari degli operai deceduti”, hanno così dichiarato le Ferrovie attraverso una nota subito dopo il dramma.
Cosa è accaduto? Come è stato possibile che i 5 operai siano stati stravolti all’improvviso senza che nessuno li avvertisse del treno in arrivo? La dinamica è ora ovviamente al vaglio delle autorità competenti e di Rete Ferroviaria Italiana. Stando a quanto viene riportato anche dal quotidiano La Repubblica, alcune testimonianze tra le quali quella del sindaco di Brandizzo, avrebbero raccontato così: “Un collega del 118 mi ha detto di aver visto una scena da brividi, con frammenti umani nell’arco di 300 metri. E’ una tragedia enorme. Uno dei due sopravvissuti dovrebbe essere il caposquadra”, ha spiegato ancora il sindaco, che poi ha aggiunto: “Non è da escludere che possa essersi trattato di un errore di comunicazione, in ogni caso servirà attendere l’esito delle indagini”.
In un primo momento, non era stata resa nota l’identità delle vittime. Col trascorrere delle ore però, ogni elemento è apparso più chiaro. Gli operai si chiamavano Kevin Laganà, 22 anni, di Vercelli, Michael Zanera, 34 anni, di Vercelli, Giuseppe Sorvillo, 43 anni, nato a Capua e residente a Brandizzo, Giuseppe Saverio Lombardo, nato a Marsala e residente a Vercelli e Giuseppe Aversa. Poche ore prima del drammatico incidente di Brandizzo, uno degli operai deceduti, Michael Zanera, aveva postato sul suo profilo Instagram una immagine, che ora alla luce dell’accaduto, risulta inquietante. La foto riprende un binario sul quale l’uomo sta lavorando, e la saldatura assume la forma di una croce. Il commento di Zanera, scritto sopra la foto: “E’ la prima volta che mi succede che mentre saldo la rotaia mi e’ uscito il crocifisso. Dio mi vuole dire qualcosa sicuramente, nonostante lo richiamo tutti i giorni ultimamente perche’ non e’ un bel periodo per me”.
La circolazione al momento è sospesa. Molti treni sono stati cancellati.