In merito al tema che riguarda la violenza sulle donne è intervenuta la presidente di ‘Azione’, Mara Carfagna, che ha rilasciato una intervista al quotidiano ‘La Stampa’
Nell’ultimo periodo, nel nostro Paese, abbiamo affrontato moltissimi argomenti che riguardavano donne vittime di stupro. I casi più eclatanti sono quelli di Palermo e Caivano. Non solamente questi ultimi due, ma purtroppo tanti altri che hanno sconvolto l’Italia. In molti continuano a chiedere delle pene molto dure per coloro che aggrediscono, violentano e fanno ciò che vogliono in una donna. Come se fosse del tutto normale. Non lo è per nulla.
Lo ha ribadito, ancora una volta, Mara Carfagna che ne ha parlato in una intervista rilasciata alla ‘Stampa‘. La politica ha affrontato anche altri temi che riguardano gli stupri ed i femminicidi, purtroppo sempre di più in aumento. Una crescita che preoccupa e non poco. Segno di una deriva culturale e non solo. Tanto è vero che, secondo l’ex esponente di ‘Forza Italia‘, si stanno raggiungendo dei livelli a dir poco critici.
Violenza sulle donne, Carfagna: “Castrazione chimica e come blocco navale…”
Queste sono alcune delle sue parole: “Bisogna agire subito, per decreto”. Un appello, chiaro e tondo, al governo affinché possa fare quanto prima qualcosa. In merito alla proposta della ministra per la famiglia, la natalità e le pari opportunità, Eugenia Maria Roccella, ovvero la limitazione dell’accesso al porno da parte dei minorenni, la Carfagna ha fatto sapere di essere d’accordo. Sottolineando che si tratta di una battaglia molto utile contro la violenza di ogni genere.
Allo stesso tempo, però, ha precisato che il suo attuale partito ha presentato un disegno di legge ispirato al modello francese, che mira a limitare l’accesso dei minori ai social media: “Mi piacerebbe un governo che su questo argomento agisse subito, per decreto”. In conclusione ribadisce il suo pensiero in merito alla castrazione chimica. Una misura che la Lega e lo stesso Matteo Salvini vuole fortemente.
Una idea che viene prontamente respinta dalla presidente di ‘Azione’ che fa sapere: “Si tratta di uno slogan per fare la faccia feroce. Si tratta di un metodo impossibile e inapplicabile”. Spiegando che chi commette stupro non è un malato da curare. “Non curiamo i rapinatori o gli assassini: li fermiamo prima che agiscano, li arrestiamo dopo e li teniamo in carcere”.