Tabaccaia uccisa, possibile svolta nelle indagini: c’è un fermo

Tabaccaia uccisa all’interno del suo esercizio, possibile svolta nelle indagini: nelle ultime ore sarebbe stata fermata una persona che ora è sotto interrogatorio 

Arrivano delle importanti novità direttamente dalla città di Foggia dove, lo scorso 28 agosto, è avvenuto un omicidio. Vittima una donna, ovvero la proprietaria di una tabaccheria molto nota nella zona. Secondo quanto riportato da fonti e media locali pare che si stia andando verso una possibile svolta nelle indagini. Ricordiamo che la donna è stata uccisa con una serie di coltellate. Per i carabinieri, in quella occasione, non ci sono mai stati dubbi: possibile che si sia trattato di una rapina finita nel peggiore dei modi.

Tabaccaia uccisa a Foggia
Tabaccaia uccisa a Foggia (Ansa Foto) Notizie.com

Nelle ultime ore sarebbe stata fermata una persona. La stessa che potrebbe essere stata l’omicida di quel tragico delitto che ha posto fine alla vita della donna di 72 anni. Un vero e proprio shock per la città che conosceva benissimo la vittima, definita una brava persona e soprattutto una lavoratrice onesta. In questo momento è in corso un interrogatorio nei confronti del possibile killer. Fino a questo momento sono davvero poche le informazioni che arrivano dalla città pugliese.

Foggia, tabaccaia uccisa nel suo esercizio: possibile svolta nelle indagini

A quanto pare i carabinieri avrebbero identificato un uomo fermato nel cuore della notte di questa domenica 3 settembre. Lo stesso che è stato portato in caserma per l’interrogatorio di rito. Il possibile omicida, attualmente, si troverebbe ancora lì con le infinite domande da parte degli inquirenti pronti a fargli svuotare la verità di quella vicenda. Ricordiamo che la vittima si chiamava Francesca Marasco.

Tabaccaia uccisa a Foggia
Tabaccaia uccisa a Foggia (Ansa Foto) Notizie.com

Il cadavere, senza vita, della donna fu trovato da una cliente riverso per terra ed in una pozza di sangue. Purtroppo per lei non ci fu assolutamente nulla da fare, visto che le ferite che aveva riportato erano considerate troppo gravi. Tanto è vero che il personale medico non potette fare altro che constatarne il decesso.

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