Paolo Gentiloni in un’intervista a ‘La Stampa’ parla del patto di stabilità facendo un annuncio molto importante. Ecco cosa ha detto il commissario europeo.
L’Italia e l’Unione Europea proseguono la trattativa sul patto di stabilità e l’obiettivo è quello di arrivare ad un accordo il prima possibile. A confermare la volontà di chiudere il prima possibile questa intesa è il commissario europeo Paolo Gentiloni in un’intervista a La Stampa, rilasciata a margine del Forum di Cernobbio.
“La fumata bianca deve arrivare entro la fine dell’anno – sottolinea l’ex premier al quotidiano piemontese – sono soddisfatto e fiducioso che i governi stiano lavorando sulla proposta che abbiamo presentato. Penso che sia molto equilibrata. Un mancato accordo? Metterebbe in luce le difficoltà delle regole precedenti. Ne abbiamo parlato per diversi anni e, quindi, riproporle non sarebbe assolutamente ideale“.
Gentiloni sull’economia: “L’Europa ha reagito bene a due crisi enormi”
In questa intervista Gentiolini si sofferma anche sulla situazione economica europea e italiana ribadendo la fiducia in una ripartenza dopo anni non facili: “La reazione a due crisi enormi è stata positiva. Siamo riusciti ad evitare la recessione, visto che le stime erano drammatiche. Ora stiamo vivendo un periodo di rallentamento e in questo è fondamentale rendere l’Unione Europea competitiva. La crescita frena anche perché sulla manifattura pesano i costi dell’energia e anche il rallentamento della Cina“.
Per l’ex premier anche un passaggio sull’inflazione: “Esiste ancora e vedremo l’11 settembre quando sono attese le proiezioni macroeconomiche. Ad oggi non possiamo permetterci di fare un quadro chiaro. Di certo è il periodo è di rallentamento e non di recessione“.
“Dispiace che il Pnrr sia fuori dal centro dell’attenzione”
Gentiloni parla anche del fatto che Cernobbio si è discusso davvero poco del Pnrr: “Mi dispiace questo. Sono attesi 134 miliardi ancora e si discute in modo accanite di cifre che sono un centesimo di questo. Strumento di condivisione? Bisogna rilanciare il discorso sul debito comune. Lo ha fatto la presidente della von der Leyen a Davos soffermandosi sulla sulla sovranità europea. Alla scadenza del 2026 del NextGenerationEU, questo tema dovrebbe essere fondamentale“.