Il ministro Ciriani in un’intervista a ‘Il Tempo’ ritorna sul salario minimo e sul possibile dialogo tra maggioranza e opposizione: “La porta è aperta, ma…”
In una lunga intervista a Il Tempo il ministro Ciriani affronta il tema del salario minimo lanciando un chiaro messaggio alle opposizioni: “Il presidente Meloni ha incontrato le opposizioni a conferma che per noi il confronto è importante. Ma se il dialogo per la minoranza significa che o si fa come dicono loro o niente, allora il tutto diventerebbe molto complicato“.
“Il problema degli stipendi noi lo abbiamo ereditato dalla sinistra – aggiunge il titolare dei rapporti con il Parlamento – loro oggi tuonano, ma hanno governato negli ultimi 10 anni. Noi stiamo intervenendo con il taglio del cuneo fiscale perché siamo consapevoli che è fondamentale difendere il potere d’acquisto delle famiglie“.
Ciriani: “Ecco come aiuteremo le famiglie”
In questa intervista Ciriani si sofferma anche sui provvedimenti che approvati per aiutare le famiglie: “Prima di tutto tagliamo il cuneo fiscal, poi riduciamo le tasse sul lavoro e alziamo gli stipendi. Queste misure ci permettono di aiutare indirettamente i nuclei familiari visto che ci saranno più soldi in busta paga“.
“Per quanto riguarda la legge di bilancio – aggiunge ancora il ministro – razionalizzeremo al meglio le risorse a disposizione, come tra l’altro abbiamo sempre fatto da quando siamo al governo, partendo dall’emergenza bollette. Caro benzina? Un primo intervento c’è già stato. Il decreto che è entrato in vigore i primi di agosto impone di esporre il prezzo di medio regionale così da evitare speculazioni. Poi il ministro Urso è sempre molto attento a monitorare la situazione“.
“Tensioni nella maggioranza per le Europee? L’importante è come stiamo governando in Italia”
In conclusione dell’intervista Ciriani analizza anche le possibili tensioni che potrebbero esserci nella maggioranza in ottica prossime elezioni Europee: “Non possiamo nascondere il fatto che apparteniamo a ‘famiglie’ diverse, ma ora la cosa più importante è come governiamo il nostro Paese. Stiamo dando il massimo per risolvere il Paese. Poi ritornando alle prossime elezioni, c’è un sistema proporzionale e un po’ di competizione interna è fisiologica. Ma questa non ci spaventa“.